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		PROPRIO DELLA S. MESSA
		 
		tratto dal Missale Romanum a.D. 1962 
		promulgatum 
		
		e traduzione italiana delle letture secondo 
		 
		
		la traduzione proposta dalle CEI
 
 
  
 
 
	
	ANNUNCIAZIONE DELLABEATA VERGINE MARIA
 
 IN ANNUNTIATIONE
 
	
	BEATÆ MARÍÆ VÍRGINIS 
	
	
	   
	
	
	25 marzo 
	  
	
	
	INTRÓITUS 
	  
	
	Ps. 
	44, 13, 15 et 16 - Vultum tuum deprecabúntur omnes dívites plebis: 
	adducéntur Regi vírgines post eam: próximæ eius adducéntur tibi in lætítia 
	et exsultatióne. Allelúia, allelúia. Ps. 44, 2 Eructávit cor meum 
	verbum bonum: dico ego ópera mea Regi. Glória Patri… Ps. 44, 13, 15 
	et 16 - Vultum tuum deprecabúntur …   
	
	  
	
	Sal. 
	
	44, 13, 15 et 16 - Ti rendono omaggio tutti i ricchi del popolo: dietro di 
	lei, le vergini sono condotte a te, o Re: sono condotte le sue compagne in 
	letizia ed esultanza. Allelúia, allelúia. Sal. 44, 2 - Dal mio cuore erompe 
	una fausta parola: canto le mie opere al Re. Gloria al Padre… Sal. 44, 13, 
	15 et 16 - Ti rendono omaggio …  
	
	
	  
	
	
	ORÁTIO 
	 
	Deus, qui de beatæ Mariæ Virginis utero Verbum tuum, Angelo 
	nuntiante, carnem suscipere voluisti: præsta supplicibus tuis; ut, qui vere 
	earn Genetricem Dei credimus, eius apud te intercessionibus adiuvemur.
	
	
	Per eundem Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: Qui tecum.  
	 
	
	  
	
	
	O Dio, che hai voluto che, all’annuncio dell’Angelo, il tuo Verbo prendesse 
	carne nel seno della beata Vergine Maria: concedi a noi tuoi sùpplici che, 
	come crediamo lei vera Madre di Dio, così siamo aiutati presso di Te dalla 
	sua intercessione. Per lo stesso Signore nostro Gesù Cristo, tuo Figlio, che 
	è Dio, e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i 
	sécoli dei sécoli. M. - Amen.
 
	  
	Nel tempo di Quaresima si aggiungono le orazioni delle Ferie del 
	Giorno.   
	  
	
	EPISTOLA  
	Léctio libri Isai, 7, 10-15  
	  
	In diébus illis: Locútus est Dóminus ad Achaz, dicens: Pete tibi 
	signum a Dómino Deo tuo in profúndum inférni, sive in excélsum supra. Et 
	dixit Achaz: Non petam, et non tentábo Dóminum. Et dixit: Audíte ergo domus 
	David: Numquid parum vobis est, moléstos esse homínibus, quia molésti estis 
	et Deo meo ? Propter hoc dabit Dóminus ipse vobis signum. Ecce virgo 
	concípiet, et páriet fílium, et vocábitur nomen eius Emmánuel. 
	
	Butyrum et mel cómedet, ut sciat reprobáre malum, et elígere bonum. 
	
	M. - Deo grátias.
 
	  
	Il Signore parlò ancora ad Acaz:"Chiedi un segno dal Signore tuo 
	Dio, dal profondo degli inferi oppure lassù in alto". Ma Acaz rispose: "Non 
	lo chiederò, non voglio tentare il Signore".Allora Isaia disse: "Ascoltate, 
	casa di Davide! Non vi basta di stancare la pazienza degli uomini, perché 
	ora vogliate stancare anche quella del mio Dio? Pertanto il Signore stesso 
	vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che 
	chiamerà Emmanuele. Egli mangerà panna e miele finché non imparerà a 
	rigettare il male e a scegliere il bene. 
	
	M. - Deo grátias.
 
	
	  
	
	In tempo di Quaresima 
	
	  
	
	
	GRADUALE 
	
	  
	
	
	Ps. 44, 3 et 5 
	
	Diffusa est gratia in labiis tuis: propterea  benedixit te Deus in æternum. 
	V. Propter veritatem, et mansuetudinem, et iustitiam: et deducet te 
	mirabiliter dextera tua.  
	Sal. 
	44, 3 e 5.  
	  
	
	
	Le tue labbra sono diffuse di grazia: perciò Dio ti ha benedetta in eterno 
	V. Per la causa della verità, della clemenza e della giustizia, la tua 
	destra ti spinge ad opere mirabili.   
	
	
	  
	
	
	TRÀCTUS 
	
	  
	
	
	Ibid., 11 et 12 
	
	Audi, filia, et vide, et inclina aurem  tuam: quia concupivit Rex speciem 
	tuam.  V. Ibid., 13 et 10 Vultum tuum deprecabuntur omnes divites plebis: 
	filiæ regum in honore tuo.  V. Ibid., 15-16 Adducentur Regi virgines post 
	earn: proximæ eius afferentur tibi. 
	V. Adducentur in 
	lætitia, et exsultatione: adducentur in templum Regis.   
	  
	
	
	Ibid., 11-16 Ascolta figlia, volgi lo sguardo e presta attenzione, perché il 
	re è stato conquistato dalla tua bellezza. V I più ricchi del popolo 
	sollecitano il tuo favore: le figlie dei re saranno il tuo corteo. V. Dietro 
	a lei sono condotte al Re le giovani del suo seguito, le sue compagne ti 
	sono presentate. V. Presentate a te, in letizia e gioia entreranno nel 
	tempio del Re.  Nel tempo di Pasqua si omette il Graduale e il Tratto E si 
	dice la posto:   
	  
	In tempo di Pasqua si legge solo l’Alleluia 
	  
	
	ALLELUIA 
	  
	Alleluia, alleluia.  Luc. 1, 28 - Ave, María, grátia plena: 
	Dóminus tecum: benedícta tu in muliéribus. Allelúia. Num. 17, 8 - 
	Virga Iesse flóruit: Virgo Deum et hóminem génuit: pacem Deus réddidit, in 
	se reconcílians ima summis. Allelúia.  Allelúia, allelúia.  
	  
	
	
	Alleluia, alleluia. Luc. 1, 28 - Ave, María, piena di grazia: il Signore è, 
	con te: benedetta sei tu fra le donne. Allelúia. Num. 17, 8 - La verga di 
	Iesse fiorì: la Vergine ha generato l’uomo Dio: Dio ristabilì la pace, 
	riconciliando in sé le cose infime con le altissime. Allelúia.  
	 
	  
	
	EVANGÉLIUM  
	Sequéntia S. Evangélii secundum Lucam, 1, 26-38
	 
	  
	In illo témpore: Missus est Angelus Gábriel a Deo in civitátem 
	Galilææ, cui nomen Názareth, ad Vírginem desponsátam viro, cui nomen erat 
	Ioseph, de domo David, et nomen Vírginis María. Et ingréssus Angelus ad eam, 
	dixit: Ave, grátia plena: Dóminus tecum: benedícta tu in muliéribus. Quæ cum 
	audísset, turbáta est in sermóne eius: et cogitábat qualis esset ista 
	salutátio. Et ait Angelus ei: Ne tímeas, María, invenísti enim grátiam apud 
	Deum: ecce concípies in útero, et páries fílium, et vocábis nomen eius Iesum. 
	Hic erit magnus, et Fílius Altíssimi vocábitur, et dabit illi Dóminus Deus 
	sedem David patris eius: et regnábit in domo Iacob in ætérnum, et regni eius 
	non erit finis. Dixit autem María ad Angelum: Quómodo fiet istud, quóniam 
	virum non cognósco ? 
	
	Et respóndens Angelus, dixit ei: Spíritus Sanctus supervéniet in te, et 
	virtus Altíssimi obumbrábit tibi. Ideóque et quod nascétur ex te Sanctum, 
	vocábitur Fílius Dei. Et ecce Elísabeth cognáta tua, et ipsa concépit fílium 
	in senectúte sua: et hic mensis sextus est illi, quæ vocátur stérilis: quia 
	non erit impossíbile apud Deum omne verbum. Dixit autem María: Ecce ancílla 
	Dómini, fiat mihi secúndum verbum tuum. 
	
	M. - Laus tibi Christe.
 
	  
	Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città 
	della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo 
	della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. 
	Entrando da lei, disse: "Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te".
	A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale 
	saluto. L'angelo le disse: "Non temere, Maria, perché hai trovato grazia 
	presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai 
	Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà 
	il trono di Davide suo padre  e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e 
	il suo regno non avrà fine". Allora Maria disse all'angelo: "Come è 
	possibile? Non conosco uomo". Le rispose l'angelo: "Lo Spirito Santo 
	scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. 
	Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche 
	Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e 
	questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è 
	impossibile a Dio". Allora Maria disse: "Eccomi, sono la serva del Signore, 
	avvenga di me quello che hai detto". E l'angelo partì da lei.
 M. - Laus tibi Christe.
 
	
	  
	
	
	ANTÍPHONA AD OFFERTÓRIUM 
	
	  
	
	
	Lc. 1, 28 et 42 
	
	Ave, Maria, gratia plena: Dominus tecum: benedicta tu in mulieribus, et 
	benedictus fructus ventris tui. 
	
	(T. P. Alleluia.)   
	  
	
	Luc. 1, 28 et 42 - Ave, María, piena di grazia: il Signore è con te: 
	benedícta tu tra le donne, e benedetto il frutto del tuo ventre. (T. P. 
	Allelúia.)   
	  
	
	SECRÉTA  
	In mentibus nostris, quæsumus, Domine,  veræ fidei sacramenta 
	confirma: ut, qui conceptum de Virgine Deum verum et hominem confitemur; per 
	eius salutiferæ resurrectionis potentiam, ad æternam mereamur pervenire 
	lætitiam. Per eundem Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: Qui tecum 
	vivit et regnat.   
	  
	
	Conferma nelle nostre menti, o Signore, Te ne preghiamo, i misteri della 
	vera fede: affinché noi, che professiamo vero Dio e uomo quegli che fu 
	concepito dalla Vergine, mediante la sua salvifica resurrezione, possiamo 
	pervenire all’eterna felicità. Per lo stesso Signore nostro Gesù Cristo, tuo 
	Figlio, che è Dio, e vive regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per 
	tutti i sécoli dei sécoli. M. Amen.
 
	  
	Nel tempo di Quaresima si aggiungono le orazioni delle Ferie del 
	Giorno.   
	  
	
	
	Prefazio della 
	B. Maria Virg.: Et te in Annuntiatióne.   
	  
	
	
	COMMÚNIO 
	
	  
	
	
	Isai. 7, 14 
	
	Ecce Virgo concipiet, et pariet filium:  et vocabitur nomen eius Emmanuel.
	
	
	(T. P. Alleluia.)  
	
	  
	
	Isaia 
	
	7, 14 - Ecco, una vergine concepirà e partorirà un figlio: al quale si darà 
	il nome di Emmanuel. (Allelúia).   
	  
	
	POSTCOMMÚNIO 
	  
	Gratiam tuam, quæsumus, Domine,  mentibus nostris infunde: ut qui, 
	Angelo nuntiante, Christi Filii tui incarnationem cognovimus; per passionem 
	eius et crucem, ad resurrectionis gloriam perducamur. Per eundem Dóminum 
	nostrum.   
	  
	
	
	La tua grazia, Te ne preghiamo, o Signore, infondi nelle nostre anime: 
	affinché, conoscendo per l’annuncio dell’Angelo, l’incarnazione del Cristo 
	Tuo Figlio, per mezzo della sua passione e Croce giungiamo alla gloria della 
	resurrezione. Per lo stesso Signore nostro Gesù Cristo, tuo Figlio, che è 
	Dio, e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i 
	sécoli dei sécoli. M. Amen.   
	
	
	  
	Nel tempo di Quaresima si aggiungono le orazioni delle Ferie del 
	Giorno. 
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