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PROPRIO IN LATINO DELLA S. MESSA tratto dal Missale Romanum a.D. 1962 promulgatum e traduzione italiana delle letture secondo
la traduzione proposta dalle CEI
23 LUGLIO
SANT'APOLLINARE VESCOVO E CONFESSORE
Sant’Apollinare, protovescovo di Ravenna e primo evangelizzatore dell’Emilia-Romagna, visse al tempo dell’Impero Bizantino d’Occidente, in periodo collocabile all’incirca tra la fine del II e gli inizi del III secolo. Secondo la tradizione Apollinare proveniva da Antiochia e fu discepolo dell’apostolo San Pietro. Questi lo avrebbe destinato a ricoprire per primo la carica episcopale nella città imperiale di Ravenna. Sin dai primi tempi Apollinare fu venerato quale grande martire dell’Emilia-Romagna, come asserì il vescovo ravennate San Pier Crisologo in un suo sermone, ed il suo culto si diffuse assai.
Il Papa Paolo VI soppresse questa memoria nel Rituale Ordinario del Messale, ma dopo non poche insistenze, soprattutto dall’Episcopato dell’Emilia-Romagna, venne reinserita ma in data diversa. Quando infatti, dopo il Giubileo del 2000, papa Giovanni Paolo II volle ripristinare nel Calendario liturgico ordinario della Chiesa latina la memoria facoltativa di Sant’Apollinare, dovette optare per la data del 20 luglio onde evitare sovrapposizioni con altre festività obbligatorie messe ex-novo.
San Liborio è indicato in genere come il quarto vescovo di Le Mans in Francia, ma è difficile determinare l’epoca. Il suo pontificato durò a lungo ben 49 anni, intorno al 380. Si narra in alcuni documenti che un successivo vescovo Aldrico, consacrando la sua cattedrale (21 giugno 835) volle che uno degli altari fosse dedicato ai santi di Le Mans fra cui Liborio. Nell’836 il vescovo di Paderborn (Germania) inviò una delegazione a Le Mans per avere delle reliquie del santo, nella circostanza della traslazione avvennero dei miracoli. Si stabilì fra le due Diocesi una sorta di “Fraternità” per cui s. Liborio divenne patrono anche di Paderborn. Nel Martirologio Romano il santo è iscritto al 23 luglio. E’ protettore dei malati di calcolosi renale, infatti le sue immagini oltre che rappresentarlo come un vecchio vescovo, gli danno come attributo identificativo delle piccole pietre, oppure un pavone o qualche penna di pavone in ricordo del leggendario uccello che accompagnò la traslazione delle reliquie. Il culto fu ed è molto diffuso in Francia, Germania, Spagna e Italia.
MESSALE
INTRÓITUS Dan. 3, 84 et 87. Sacerdótes Dei, benedícite Dóminum: sancti et húmiles corde, laudáte Deum. Ibid., 57. Benedícite, ómnia ópera Dómini, Dómino: laudáte et superexaltáte eum in sǽcula. Glória Patri.
Dan. 3, 84 et 87. Sacerdoti del Signore! Voi Santi ed umili di cuore, lodate Iddio! Opere del Signore voi tutti benedite il Signore, lodatelo e inneggiate a Lui per sempre. Gloria al Padre.
ORÁTIO Deus, fidélium remunerátor animárum, qui hunc diem beáti Apollináris Sacerdótis tui martýrio consecrásti: tríbue nobis, quǽsumus, fámulis tuis; ut, cujus venerándam celebrámus festivitátem, précibus ejus indulgéntiam consequámur. Per Dóminum nostrum.
O Dio remuneratore delle anime fedeli, che hai consacrato questo giorno al ricordo del martirio del beato Apollinare, tuo sacerdote concedi a noi tuoi servi che, mentre ne celebriamo la festa gloriosa, per le sue preghiere otteniamo il perdono. Per il nostro Signore.
Da, quǽsumus, omnípotens Deus: ut beáti Libórii Confessóris tui atque Pontíficis veneránda sollémnitas, et devotiónem nobis áugeat et salútem. Per Dóminum nostrum.
Fa’, Te ne preghiamo, o Dio onnipotente, che la festa santa del beato Liborio, tuo confessore e Vescovo, accresca in noi la volontà di servirti ed i frutti della salvezza. Per il nostro Signore.
EPISTOLA Léctio Epístolæ beáti Petri Apóstoli. 1. Petri 5, 1-11.
Caríssimi: Senióres, qui in vobis sunt, obsecro, consénior et testis Christi passiónum: qui et ejus, quae in futúro revelánda est, glóriæ communicátor: páscite qui in vobis est gregem Dei, providéntes non coácte, sed spontánee secúndum Deum: neque turpis lucri grátia, sed voluntárie: neque ut dominántes in cleris, sed forma facti gregis ex ánimo. Et cum apparúerit princeps pastórum, percipiétis immarcescíbilem glóriæ corónam. Simíliter adolescéntes, súbditi estóte senióribus. Omnes autem ínvicem humilitátem insinuáte: quia Deus supérbis resístit, humílibus autem dat grátiam. Humiliámini ígitur sub poténti manu Dei, ut vos exáltet in témpore visitatiónis: omnem sollicitúdinem vestram projiciéntes in eum, quóniam ipsi cura est de vobis. Sobrii estóte, et vigiláte: quia adversárius vester diábolus tamquam leo rúgiens círcuit, quærens quem dévoret: cui resístite fortes in fide: scientes eándem passiónem ei, quæ in mundo est, vestræ fraternitáti fíeri. Deus autem omnis grátiæ, qui vocávit nos in ætérnam suam glóriam in Christo Jesu, módicum passos ipse perfíciet, confirmábit solidabítque. Ipsi glória et impérium in sǽcula sæculórum. Amen. M. - Deo grátias.
Carissimi: Esorto gli anziani che sono tra voi, quale anziano come loro, testimone delle sofferenze di Cristo e partecipe della gloria che deve manifestarsi: pascete il gregge di Dio che vi è affidato, sorvegliandolo non per forza ma volentieri secondo Dio; non per vile interesse, ma di buon animo; non spadroneggiando sulle persone a voi affidate, ma facendovi modelli del gregge. E quando apparirà il pastore supremo, riceverete la corona della gloria che non appassisce. Ugualmente, voi, giovani, siate sottomessi agli anziani. Rivestitevi tutti di umiltà gli uni verso gli altri, perchè Dio resiste ai superbi, ma dà grazia agli umili. Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, perché vi esalti al tempo opportuno, gettando in lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi. Siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede, sapendo che i vostri fratelli sparsi per il mondo subiscono le stesse sofferenze di voi. E il Dio di ogni grazia, il quale vi ha chiamati alla sua gloria eterna in Cristo, egli stesso vi ristabilirà, dopo una breve sofferenza vi confermerà e vi renderà forti e saldi. A lui la potenza nei secoli. Amen! M. - Deo grátias.
GRADUALE Ps. 88, 21-23. Invéni David servum meum, óleo sancto meo unxi eum: manus enim mea auxiliábitur ei, et bráchium meum confortábit eum. Nihil profíciet inimícus in eo, et fílius iniquitátis non nocébit ei.
Ps. 88, 21-23. Ho trovato Davide, il mio servo, l’ho unto con il mio sacro olio; perciò la mia mano verrà in suo aiuto e il mio braccio lo sosterrà. Nulla potrà contro di lui, il suo nemico e il perverso non gli nuocerà.
ALLELÚIA
Allelúja, allelúja. Ps. 109, 4. Jurávit Dóminus, et non poenitébit eum: Tu es sacérdos in ætérnum, secúndum órdinem Melchísedech.Allelúja.
Allelúja, allelúja. Ps. 109, 4. Il Signore ha giurato e non si pente tu sei sacerdote per sempre alla maniere di Melchisedech. Allelúja.
EVANGÉLIUM Sequéntia sancti Evangélii secúndum Lucam. Luc. 22, 24-30.
In illo témpore: Facta est conténtio inter discípulos, quis eórum viderétur esse major. Dixit autem eis Jesus: Reges géntium dominántur eórum; et qui potestátem habent super eos, benéfici vocántur. Vos autem non sic: sed qui major est in vobis, fiat sicut minor: et qui præcéssor est, sicut ministrátor. Nam quis major est, qui recúmbit, an qui mínistrat? nonne qui recúmbit? Ego autem in médio vestrum sum, sicut qui mínistrat. Vos autem estis, qui permansístis mecum in tentatiónibus meis: et ego dispóno vobis, sicut dispósuii mihi Pater meus regnum, ut edátis et bibátis super mensam meam in regno meo: et sedeátis super thronos, judicántes duódecim tribus Israël. M. - Laus tibi Christe.
In quel tempo: Sorse una discussione, chi di loro poteva esser considerato il più grande. Egli disse: "I re delle nazioni le governano, e coloro che hanno il potere su di esse si fanno chiamare benefattori. Per voi però non sia così; ma chi è il più grande tra voi diventi come il più piccolo e chi governa come colui che serve. Infatti chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve. Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove; e io preparo per voi un regno, come il Padre l'ha preparato per me, perché possiate mangiare e bere alla mia mensa nel mio regno e siederete in trono a giudicare le dodici tribù di Israele. M. - Laus tibi Christe.
ANTÍPHONA AD OFFERTÓRIUM Ps. 88, 25. Véritas mea et misericórdia mea cum ipso: et in nómine meo exaltábitur cornu ejus.
Ps. 88, 25. La mia fedeltà e la mia grazia saranno con lui : e nel mio nome egli crescerà in potenza.
SECRÉTA Réspice, Dómine, propítius super hæc múnera: quæ pro beáti Sacerdótis et Martyris tui Apollináris commemoratióne deférimus, et pro nostris offensiónibus immolámus. Per Dóminum.
Volgi propizio la sguardo, o Signore, a queste offerte che ti presentiamo in memoria del beato Apollinare, Sacerdote e martire tuo, e che Ti sacrifichiamo in espiazione dei nostri peccati. Per il nostro Signore.
Sancti tui, quǽsumus, Dómine, nos úbique lætíficent: ut, dum eórum mérita recólimus, patrocínia sentiámus. Per Dóminum.
I tuoi Santi, o Signore, ci siano ovunque sorgente di gioia in modo che, mentre ne onoriamo i meriti, ne sentiamo il patrocinio. Per il nostro Signore.
PREFAZIO COMUNE
COMMÚNIO Matth. 25, 20 et 21. Dómine, quinque talénta tradidísti mihi, ecce, ália quinque superlucrátus sum. Euge, serve bone et fidélis, quia in pauca fuísti fidélis, supra multa te constítuam, intra in gáudium Dómini tui.
Matth. 25, 20 et 21. O Signore, Tu hai affidato cinque talenti: ecco ne ho guadagnati altri cinque. Bravo servo buono e fedele! Poiché sei stato fedele nel poco ti darò potere su molto: entra nella gioia dl tuo padrone.
POSTCOMMÚNIO Tua sancta suméntes, quǽsumus, Dómine, ut beáti Apollináris nos fóveant continuáta præsídia: quia non désinis propítius intuéri, quos tálibus auxíliis concésseris adjuvári. Per Dóminum.
Dopo aver preso parte ai tuoi sacri misteri Ti preghiamo, o Signore, che ci aiuti la continua protezione del beato Apollianre, poiché Tu non desisti di guardare propizio coloro cui hai concesso tale potente aiuto. Per il nostro Signore.
Præsta, quǽsumus, omnípotens Deus: ut, de percéptis munéribus grátias exhibéntes, intercedénte beáto Libório Confessóre tuo atque Pontífice, benefícia potióra sumámus. Per Dóminum.
Concedi, te ne preghiamo, Dio onnipotente, che mentre Ti ringraziamo per i doni ricevuti, otteniamo per intercessione del beato Liborio tuo confessore e Vescovo, benefici ancora maggiori. Per il nostro Signore.
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