PROPRIO IN LATINO DELLA S. MESSA

tratto dal Missale Romanum a.D. 1962 promulgatum

e traduzione italiana delle letture secondo

la traduzione proposta dalle CEI

 

13 GIUGNO

SANT'ANTONIO DI PADOVA

 

INTRÓITUS      

Eccli. 15, 5. In médio Ecclésiæ apéruit os ejus: et implévit eum Dóminus spíritu sapiéntiæ et intelléctus: stolam glóriæ índuit eum. Ps. 91,2. Bonum est confitéri Dómino: et psállere nómini tuo, Altíssime. Glória Patri.

 

Nel seno della Chiesa il Signore gli ha dischiuso la bocca, lo riempì di sapienza e d’intelligenza ; lo rivestì di un manto di gloria. È buona cosa rendere al tuo nome, o altissimo.

 

ORÁTIO      

Ecclésiam tuam, Deus, beáti Antónii Confessóris tui sollémnitas votiva lætíficet: ut spirituálibus semper muniátur auxíliis et gáudiis pérfrui mereátur ætérnis. Per Dóminum.  

 

La festa del beato Antonio, tuo Confessore e dottore, allieti, o Dio, la tua chiesa, affinché sia sempre soccorsa dagli aiuti spirituali e meriti di gustare le gioie eterne. Per il nostro Signore.

 

EPISTOLA      

Léctio Epístolæ beáti Pauli Apóstoli ad Timotheum. 2. Tim. 4, 1-8.

 

Caríssime: Testíficor coram Deo, et Jesu Christo, qui judicatúrus est vi vos et mórtuos, per advéntum ipsíus et regnum ejus: prǽdica verbum, insta opportúne, importune: árgue, óbsecra, íncrepa in omni patiéntia, et doctrína. Erit enim tempus, cum sanam doctrínam non sustinébunt, sed ad sua desidéria, coacervábunt sibi magistros, pruriéntes áuribus, et a veritáte quidem audítum avértent, ad fábulas autem converténtur. Tu vero vígila, in ómnibus labóra, opus fac Evangelístæ, ministérium tuum ímpie. Sóbrius esto. Ego enim jam delíbor, et tempus resolutiónis meæ instat. Bonum certámen certávi, cursum consummávi, fidem servávi. In réliquo repósita est mihi coróna justítiæ, quam reddet mihi Dóminus in illa die, justus judex: non solum autem mihi, sed et iis, qui díligunt advéntum ejus.
M. - Deo grátias.  

 

Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno: annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina. Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole. Tu però vigila attentamente, sappi sopportare le sofferenze, compi la tua opera di annunziatore del vangelo, adempi il tuo ministero. Quanto a me, il mio sangue sta per essere sparso in libagione ed è giunto il momento di sciogliere le vele. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede. Ora mi resta solo la corona di giustizia che il Signore, giusto giudice, mi consegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti coloro che attendono con amore la sua manifestazione.
M. - Deo grátias. 

 

GRADUALE      

Ps. 36, 30-31. Os justi meditábitur sapiéntiam, et lingua ejus loquétur judícium. Lex Dei ejus in corde ipsíus: et non supplantabúntur gressus ejus.

 

Ps. 36, 30-31. Il giusto parla con sapienza, la sua lingua proferisce cose giuste. Egli conserva in cuore la legge del suo Dio e i suoi passi non vacillano.

 

ALLELÚIA     

Allelúja, allelúja. Eccli. 45, 9. Amávit eum Dóminus et ornávit eum: stolam glóriæ índuit eum. Allelúja.  

 

Allelúja, allelúja. Eccli. 45, 9.Il Signore lo amò e lo ricolmò di doni; lo rivestì di un manto di gloria.
Allelúja.
 

 

EVANGÉLIUM      

Sequéntia sancti Evangélii secúndum Matthǽum. Matth. 5, 13-19.

 

In illo témpore: Dixit Jesus discípulis suis: Vos estis sal terræ. Quod si sal evanúerit, in quo saliétur? Ad níhilum valet ultra, nisi ut mittátur foras, et conculcétur ab homínibus. Vos estis lux mundi. Non potest cívitas abscóndi supra montem pósita. Neque accéndunt lucérnam, et ponunt eam sub módio, sed super candelábrum, ut lúceat ómnibus qui in domo sunt. Sic lúceat lux vestra coram homínibus, ut vídeant ópera vestra bona, et gloríficent Patrem vestrum, qui in coelis est. Nolíte putáre, quóniam veni sólvere legem aut prophétas: non veni sólvere, sed adimplére. Amen, quippe dico vobis, donec tránseat coelum et terra, jota unum aut unus apex non præteríbit a lege, donec ómnia fiant. Qui ergo solvent unum de mandátis istis mínimis, et docúerit sic hómines, mínimus vocábitur in regno coelórum: qui autem fécerit et docúerit, hic magnus vocábitur in regno coelórum.
M. - Laus tibi Christe.
   


In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte,  né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli. Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli.

M. - Laus tibi Christe.

 

ANTÍPHONA AD OFFERTÓRIUM      

Ps. 91, 13. Justus ut palma florébit: sicut cedrus, quæ in Líbano est multiplicábitur.

 

Ps. 91, 13. Il giusto crescerà come palma, si ergerà come il cedro del Libano.

 

SECRÉTA      

Præsens oblátio fiat, Dómine, pópulo tuo salutáris: pro quo dignátus es Patri tuo te vivéntem hóstiam immoláre: Qui cum eódem Deo Patre et Spíritu Sancto vivis et regnas Deus, per ómnia sǽcula sæculórum.  

 

Questa offerta, o Signore, arrechi salvezza al tuo popolo, per il quale ti degnasti immolarti la Padre tuo, quale ostia vivente: tu che sei Dio e vivi e regni.

 

PREFAZIO COMUNE     

 

COMMÚNIO      

Luc. 12, 42. Fidélis servus et prudens, quem constítuit dóminus super famíliam suam: ut det illis in témpore trítici mensúram.

 

Luc. 12, 42. Egli è il servitore fedele e avvenuto che il Signore ha messo a capo della sua famiglia perchè distribuisca a ciascuno il pane necessario nel tempo opportuno.

 

POSTCOMMÚNIO      

Divínis, Dómine, munéribus satiáti: quǽsumus; ut, beáti Antónii Confessóris tui méritis et intercessióne, salutáris sacrifícii sentiámus efféctum. Per Dóminum.

 

Saziati dei dono divini, ti preghiamo, o Signore, che per i meriti e l’intercessione del beato Antonio, tuo Confessore e Dottore, sperimentiamo i frutti del sacrificio di salvezza. Per il nostro Signore.

  

 

Sommario Liturgia


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