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PROPRIO IN LATINO DELLA S. MESSA tratto dal Missale Romanum a.D. 1962 promulgatum e traduzione italiana delle letture secondo
la traduzione proposta dalle CEI
INTRÓITUS Sap. 10, 17 - Sapiéntia réddidit iustis mercédem labórum suórum, et dedúxit illos in via mirábili, et fuit illis in velaménto diéi et in luce stellárum per noctem, allelúia, allelúia. Ps. 126, 1 - Nisi Dóminus ædificáverit domum, in vanum labórant qui ædíficant eam. Glória Patri… Sap. 10, 17 - Sapiéntia réddidit iustis…
Sap. 10, 17 - La Sapienza rese ai giusti la mercede dei loro lavori, e li condusse per una via mirabile, e fu per loro ombra nel giorno e luce stellare nella notte, allelúia, allelúia. Sal. 126, 1 - Se il Signore non edífica la casa, invano lavorano quelli che la edificano. Gloria al Padre… Sap. 10, 17 - La Sapienza rese ai giusti…
ORÁTIO
Rerum
cónditor Deus, qui legem labóris humáno géneri statuísti: concéde
propítius: ut, sancti Ióseph exémplo et patrocínio, ópera perficiámus
quæ præcipis, et præmia consequámur quæ promíttis. Per Dóminum nostrum
Iesum Christum Fílium tuum, qui tecum vívit et regnat in unitáte
Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sæcula sæculórum.
O Signore, Creatore di tutte le cose, che hai imposto la legge del
lavoro al genere umano: concédici propizio che, con l’esempio e la
protezione di San Giuseppe, compiamo le opere che comandi e conseguiamo
i premi che prometti. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che
è Dio, e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i
sécoli dei sécoli.
EPISTOLA Léctio Epístolæ B. Pauli Ap. ad Colossénses, 3, 14-15, 17, 23-24
Fratres: Caritátem habéte, quod est vínculum perfectiónis, et pax
Christi exsúltet in córdibus vestris, in qua et vocáti estis in uno
córpore, et grati estóte. Omne quodcúmque fácitis in verbo aut in ópere,
ómnia in nómine Dómini Iesu Christi, grátias agéntes Deo et Patri per
ipsum. Quodcúmque fácitis, ex ánimo operámini sicut Dómino, et non
homínibus, scientes quod a Dómino accipiétis retributiónem hereditátis.
Dómino Christo servíte.
Fratelli: Abbiate la carità, che è il vincolo della perfezione, e la
pace di Cristo trionfi nei vostri cuori, alla quale siete stati chiamati
per fare un solo corpo, e siate riconoscenti. Qualunque cosa facciate in
parole o in opere, fate tutto in nome del Signore Gesù Cristo, rendendo
per Lui grazie a Dio Padre. Qualunque cosa facciate fàtela di cuore per
il Signore e non per gli uomini, sapendo che dal Signore avrete la
mercede dell’eredità. Servite Cristo Signore.
ALLELÚIA Allelúia, allelúia. De quacúmque tribulatióne clamáverint ad me, exáudiam eos, et ero protéctor eórum semper. Allelúia. - Fac nos innócuam, Ióseph, decúrrere vitam: sitque tuo semper tuta patrocínio. Allelúia.
Allelúia, allelúia. Da qualunque angustia abbiano fatto ricorso a me, io li esaudirò, e sarò sempre il loro protettore. Allelúia. - Fa, o Giuseppe, che possiamo passare la vita senza danni: cosí che sotto il tuo patrocinio sia sempre tranquilla. Allelúia.
EVANGÉLIUM Sequéntia S. Evangélii secundum Matthæum, 13, 54-58
In
illo témpore: Véniens Iesus in pátriam suam, docébat eos in synagógis
eórum, ita ut miraréntur et dícerent: Unde huic sapiéntia hæc et
virtútes?
Nonne hic est fabri fílius? Nonne mater eius dícitur María, et fratres
eius Iacóbus et Ióseph et Simone et Iúdas? Et soróres eius nonne omnes
apud nos sunt? Unde ergo huis ómnia ista?
Et scandalizabántur in eo. Iesus áutem dixit eis: Non est prophéta sine
honóre nisi in pátria sua et in domo sua.
Et non fecit ibi virtútes multas propter incredulitátem illórum.
In
quel tempo: Gesú andò nella sua patria, e insegnava loro nelle loro
sinagoghe, sicché restavano stupefatti e dicevano: Donde viene a costui
questa sapienza e queste virtú? Non è egli figlio dell’artigiano? E sua
madre non è chiamata Maria e i suoi fratelli Giacomo e Giuseppe e Simone
e Giuda? E le sue sorelle non sono tutte tra noi? Donde quindi vengono a
costui tutte queste cose? E restavano scandalizzati di lui. Ma Gesú
disse loro: Non è senza onore un profeta, fuorché nella sua patria e
nella sua casa. E lí non fece molti miracoli a causa della loro
incredulità.
ANTÍPHONA AD OFFERTÓRIUM Ps. 89, 17 - Bónitas Dómini Dei nostri sit super nos, et opus mánuum nostrárum secúnda nobis, et opus mánuum nostrárum secúnda, allelúia.
Sal. 89, 17 - E la bontà del Signore Dio nostro sia su di noi, e favorisca l’opera delle nostre mani, e l’opera delle nostre mani favorisca, allelúia.
SECRÉTA
Quas
tibi, Dómine, de opéribus mánuum nostrárum offérimus hóstias, sancti
Ióseph interpósito suffrágio, pignus fácias nobis unitátis et pacis. Per
Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum vívit et regnat
in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sæcula sæculórum.
Fa, o Signore, che le offerte che Ti facciamo col lavoro delle nostre
mani, interponendo l’aiuto di san Giuseppe, siano per noi pegno di unità
e di pace. Per il nostro Signore Gesú Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e
vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli
dei sécoli.
PREFAZIO DI SAN GIUSEPPE: et te in solemnitáte
COMMÚNIO Matth. 13, 54-55 - Unde huic sapiéntia hæc et virtútes? Nonne hic est fabri fílius? Nonne mater eius dícitur María? Allelúia, allelúia.
Matteo 13, 54-55 - Donde viene a costui questa sapienza e queste virtù? Non è egli figlio dell’artigiano? E sua madre non è chiamata Maria? Allelúia, allelúia.
POSTCOMMÚNIO
Hæc
sancta quæ súmpsimus, Dómine: per intercessiónem beáti Ióseph; et
operatiónem nostram cómpleant, et præmia confírment. Per Dóminum nostrum
Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum vívit et regnat in unitáte
Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sæcula sæculórum.
O Signore, fa che le cose sante che abbiamo ricevuto, per intercessione
di san Giuseppe, abbiano a compiere il nostro lavoro e ne confermino i
premi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive
e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei
sécoli. |
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