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Liturgia di Santa Scolastica |
Commento alle Letture tratto dal MESSALE DELL'ASSEMBLEA CRISTIANA - FESTIVO opera del CENTRO CATECHISTICO SALESIANO Leumann (Torino) Editori ELLE DI CI - ESPERIENZE - EDIZIONI O.R. - QUERINIANA |
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10
FEBBRAIO
SANTA
SCOLASTICA
vergine
(480?-547?)
memoria
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LETTURE:
1
Cor 12,31-13,13; Sal 130; Mt
11,25-30 |
Sorella di san Benedetto, lo seguì nella vita
monastica, e pare abbia riunito attorno a sé alcune vergini. Docile
all’azione dello Spirito, riconobbe per sé e per la sua piccola comunità
il primato della contemplazione. San Gregorio Magno ne parla nei Dialoghi (II, 33-34) e forse completa in lei la fisionomia interiore
di Benedetto: è l’anima pura, tutta contemplazione, a cui essa
sottomette ogni cosa, persino l’osservanza letterale della regola:
Benedetto la vede salire al cielo in forma di colomba. Il primato dell’amore (cf Cantico
dei Cantici 8,6-7) è la novità del Cristianesimo. La Chiesa lo
contempla in ogni Messa «offerto» come persona viva nel sacrificio di
Cristo che dà la vita per i suoi amici. |
Poté di più colei che più amò Dai
«Dialoghi» di san Gregorio Magno, papa. Scolastica,
sorella di san Benedetto, consacratasi a Dio fin dall’infanzia, era
solita recarsi dal fratello una volta all’anno. L’uomo di Dio andava
incontro a lei, non molto fuori della porta, in un possedimento del
monastero.Un
giorno vi si recò
secondo il solito, e il venerabile suo fratello le scese incontro con
alcuni suoi discepoli. Trascorsero tutto il giorno nelle lodi di Dio e in
santa conversazione. Sull’imbrunire presero insieme il cibo. Si
trattennero ancora a tavola e, col protrarsi dei santi colloqui, si era
giunti a un’ora piuttosto avanzata. La pia sorella perciò lo supplicò,
dicendo:
«Ti prego, non mi lasciare per questa notte, ma parliamo fino
al mattino delle gioie della vita celeste». Egli le rispose:
«Che cosa
dici mai, sorella? Non posso assolutamente pernottare fuori del
monastero». Scolastica,
udito il diniego del fratello, poggiò le mani con le dita intrecciate
sulla tavola e piegò la testa sulle mani per pregare il Signore
onnipotente. Quando levò il capo dalla mensa, scoppiò un tale uragano
con lampi e tuoni e di pioggia, che né il venerabile Benedetto, né i
monaci che l’accompagnavano, poterono metter piede fuori dalla soglia
dell’abitazione, dove seduti. Allora
l’uomo di Dio molto rammaricato cominciò a lamentarsi e a dire: «Dio
onnipotente ti
perdoni,
sorella, che cosa hai fatto?». Ma ella gli rispose;
«Ecco, ho pregato
te, e tu non hai voluto ascoltarmi; ho pregato il mio Dio e mi ha
esaudita. Ora esci pure, se puoi; lasciami e torna al monastero». Ed
egli che non voleva restare lì spontaneamente fu costretto a rimanervi
per forza. Così
trascorsero tutta la notte vegliando e si saziarono di sacri colloqui
raccontandosi
l’un l’altro le esperienze della vita spirituale. Non fa meraviglia
che Scolastica abbia avuto più potere del fratello. Siccome, secondo la
parola di Giovanni,
«Dio è amore», fu molto giusto che potesse di più
colei che più amò. Ed
ecco che tre giorni dopo, mentre l’uomo di Dio stava nella cella e
guardava al cielo, vide l’anima di sua sorella uscita dal corpo,
penetrare nella sublimità dei cieli sotto forma di colomba. Allora,
pieno di gioia per una così grande gloria toccatale, ringraziò Dio con
inni e lodi, e mandò i suoi monaci perché portassero il corpo di lei
al monastero, e lo deponessero nel sepolcro che aveva preparato per sé.
Così neppure la tomba separò i corpi di coloro che erano stati uniti in
Dio, come un’anima sola. |
MESSALE Antifona d'Ingresso Questa
è la vergine saggia, una delle vergini prudenti:
Colletta Santifica
la tua famiglia, Signore, per l'intercessione e l'esempio di santa
Scolastica, e concedi a noi di amarti e servirti con purità di cuore, per
sperimentare la gioia della tua amicizia. Per il nostro Signore...
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura 1 Cor 12,31-13,13 La
carità non avrà mai fine. Fratelli, aspirate ai carismi più
grandi! E io vi mostrerò una via migliore di tutte. Se anche parlassi le lingue degli uomini
e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona
o un cembalo che tintinna. E se avessi il dono della profezia e
conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza
della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non
sono nulla. E se anche distribuissi tutte le mie
sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità,
niente mi giova. La carità è paziente, è benigna la
carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non
manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene
conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della
verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carità
non avrà mai fine. Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà
e la scienza svanirà. La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la
nostra profezia. Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è
imperfetto scomparirà. Quand'ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da
bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino
l'ho abbandonato. Ora vediamo come in uno specchio, in
maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in modo
imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch'io sono
conosciuto. Queste dunque le tre cose che rimangono:
la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità!
Salmo
Responsoriale Dal
Salmo 130
Signore, non si inorgoglisce il mio cuore
Speri Israele nel Signore,
Canto al Vangelo Luca 11,28 Alleluia,
alleluia. Beati coloro che ascoltano la parola di Dio e la custodiscono con amore. Alleluia.
Hai
tenuto nascoste queste cose ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. In quel tempo Gesù disse:
«Ti benedico, o
Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste
cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o
Padre, perché così è piaciuto a te. Tutto mi è stato dato dal Padre
mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre
se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare. Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e
oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e
imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le
vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero».
Sulle Offerte O
Dio, mirabile nei tuoi santi, accogli questi doni che ti presentiamo nel
ricordo di santa Scolastica e, come ti fu gradita la sua testimonianza
verginale, ti sia ben accetta l'offerta del nostro sacrificio. Per Cristo
...
Antifona alla Comunione Cf Mt 25,6 Ecco
lo sposo che viene,
Dopo la Comunione O Padre, che ci
hai nutrito con il pane della vita, fa' che sull'esempio di santa
Scolastica vergine, portiamo nel nostro corpo mortale la passione di
Cristo Gesù per aderire a te, unico e sommo bene. Per Cristo....... |
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