|
Sant'Ilario, vescovo e dottore della Chiesa |
Commento alle Letture tratto dal MESSALE DELL'ASSEMBLEA CRISTIANA - FESTIVO opera del CENTRO CATECHISTICO SALESIANO Leumann (Torino) Editori ELLE DI CI - ESPERIENZE - EDIZIONI O.R. - QUERINIANA |
|
13
GENNAIO
SANT'
ILARIO
vescovo
e dottore della Chiesa
(315?-367)
Memoria
facoltativa
|
LETTURE:
1
Gv 2,18-25; Sal 36;
Mt
11,25-30 |
Convertito al cristianesimo da adulto -
attraverso la lettura della Bibbia e la riflessione sul fine dell’uomo
- Ilario fu eletto vescovo della sua città di Poitiers e si schierò
deciso contro l’eresia ariana. Mandato in esilio in Asia Minore,
studiò il pensiero teologico orientale e lottò con vigoria per la
difesa della fede. Rimandato in patria, conciliante e forte a un tempo,
operò per la conversione degli ariani. Il suo zelo lo fece chiamare
«l’Atanasio
dell’Occidente». Scrisse un’ampia opera su La Trinità, un famoso Commento
sui salmi, inni religiosi e opere esegetiche. Fu un grande
divulgatore della fede cristiana e contribuì, con l’aiuto della
ragione, allo sviluppo e alla strutturazione della teologia sulla
rivelazione, rappresentando l’unione del pensiero cristiano dell’Oriente
e dell’Occidente. |
Ti
servirò col predicarti Dal
«Trattato sulla Trinità»
di sant’Ilario,
vescovo. Io sono consapevole che tu, o Dio Padre Onnipotente, devi
essere il fine principale della mia vita, in maniera che ogni mia
parola, ogni mio sentimento, esprima te. L’esercizio della parola, di cui mi hai fatto dono, non
può avere ricompensa più ambita che quella di servirti facendoti
conoscere, di mostrare a questo mondo che ti ignora o all’eretico che
ti nega, che tu sei Padre, Padre cioè dell’Unigenito Dio. Questo solo è il fine che mi propongo. Per il resto
bisogna invocare il dono del tuo aiuto e della tua misericordia, perché
tu col soffio del tuo Spirito possa gonfiare le vele della nostra fede e
della nostra lode e guidarci sulla rotta della proclamazione intrapresa.
Non viene meno infatti alla sua parola colui che ci ha fatto questa
promessa: «Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi
sarà aperto» (Mt 7, 7). Allora noi, poveri come siamo, ti chiederemo ciò che ci
manca e scruteremo con zelo tenace le parole dei tuoi profeti e dei tuoi
apostoli, e busseremo a tutte le porte che sbarrano il riconoscimento
della verità. Ma dipende da te concedere l’oggetto della nostra
preghiera, essere presente a quanto si chiede, aprire a chi bussa. La natura è presa da una strana pigrizia e non possiamo
capire ciò che ti riguarda per la debolezza della nostra intelligenza.
Ma lo studio dei tuoi insegnamenti ci mette in grado di intendere la tua
divinità, e la sottomissione alla fede ci innalza al di sopra della
conoscenza naturale. Attendiamo dunque che tu dia slancio agl’inizi di
questa impresa, causa per noi di trepidazione, che la consolidi con
crescente successo e ci chiami a partecipare dello spirito dei profeti e
degli apostoli, perché possiamo capire le loro parole nello stesso
senso con cui essi le hanno pronunziate e le interpretiamo nel loro
significato. Parleremo, infatti, di quanto essi predicarono per tua
ispirazione. Annunzieremo cioè te, Dio eterno, Padre dell’eterno e
unigenito Dio. Confesseremo che tu solo sei senza nascita con l’unico
nostro Signore Gesù Cristo, generato da te fin dall’eternità e da
non annoverarsi fra gli dèi. Generato da te, che sei l’unico Dio e
non da diversa sostanza. Crederemo che è veramente Dio colui che è
nato da te, che sei veramente Dio e Padre. Aprici dunque l’autentico significato delle parole, e
donaci luce per comprendere, efficacia di parola, vera fede. Fa’ che
possiamo esprimere ciò che crediamo, che proclamiamo te, unico Dio
Padre, e l’unico Signore Gesù Cristo, secondo quanto ci è stato
trasmesso dai profeti e dagli apostoli. Fa’ che contro gli eretici,
che lo negano, sappiamo affermare che tu, o Padre, sei Dio insieme al
Figlio, e sappiamo predicarne senza errori la divinità. |
MESSALE
Antifona
d'Ingresso Dn 12, 3
Prima Lettura 1 Gv 2,18-25 Colui
che professa la sua fede nel Figlio possiede anche il Padre Figlioli, questa è
l'ultima ora. Come avete udito che deve venire l'anticristo, di fatto ora
molti anticristi sono apparsi. Da questo conosciamo che è l'ultima ora.
Sono usciti di mezzo a noi, ma non erano dei nostri; se fossero stati dei
nostri, sarebbero rimasti con noi; ma doveva rendersi manifesto che non
tutti sono dei nostri. Ora voi avete l'unzione ricevuta dal Santo e tutti
avete la scienza. Non vi ho scritto perché non conoscete la verità, ma
perché la conoscete e perché nessuna menzogna viene dalla verità. Chi
è il menzognero se non colui che nega che Gesù è il Cristo?
L'anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio. Chiunque nega il
Figlio, non possiede nemmeno il Padre; chi professa la sua fede nel Figlio
possiede anche il Padre. Quanto a voi, tutto
ciò che avete udito da principio rimanga in voi. Se rimane in voi quel
che avete udito da principio, anche voi rimarrete nel Figlio e nel Padre.
E questa è la promessa che egli ci ha fatto: la vita eterna.
Salmo
Responsoriale
Dal
Salmo 36
Confida
nel Signore e fa' il bene; esaudirà i desideri del tuo cuore. Manifesta
al Signore la tua via, La
bocca del giusto proclama la sapienza,
Canto al Vangelo Cf Mt 11,25 Alleluia, alleluia. Benedetto sei tu, Padre, Signore del cielo e della terra, perché ai piccoli ha rilevato i misteri del regno dei cieli. Alleluia.
Vangelo Hai
tenute nascoste queste cose ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Dal
vangelo secondo Matteo In
quel tempo Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del
cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti
e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché
così è piaciuto a te. Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno
conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il
Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare. Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero».
Sulle Offerte La
partecipazione ai tuoi misteri, o Padre, ci riempia della luce del tuo
Spirito, che illuminò sant'Ilario e lo fece messaggero e testimone della
tua gloria. Per Cristo ...
Antifona alla Comunione 1 Cor 1,23-24 Noi
predichiamo Cristo crocifisso.
Dopo la Comunione O
Dio, che ci hai accolti al tuo sacro convito, fa' che per gli insegnamenti
di sant'Ilario raggiungiamo un'esperienza sempre più viva del tuo amore,
per rimanere in perenne rendimento di grazie. |
|
|
www.maranatha.it | |