|
Messale * |
27
AGOSTO Antifona
d'Ingresso Cf Pr
14,1-2
LITURGIA DELLA PAROLA
XXI
SETTIMANA DEL T.O.
ANNO PARI -
SABATO
SANTA MONICA (m)
MESSALE
Ecco la donna saggia, che edifica la sua casa,
teme il Signore e cammina sulla via della giustizia.
Cf. Pr 31,30 Pr 28
Múlier timens Dóminum ipsa laudábitur. Fílii eius beatíssimam
prædicavérunt, vir eius laudávit eam.
Colletta
O Dio, consolatore degli afflitti, che hai esaudito le pie lacrime di
santa Monica con la conversione del figlio Agostino, per la loro comune
preghiera donaci una viva contrizione dei nostri peccati, perché gustiamo
la dolcezza del tuo perdono. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo
Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito
Santo...
Deus, mæréntium consolátor, qui beátæ Mónicæ pias lácrimas in
conversióne fílii sui Augustíni misericórditer suscepísti, da nobis,
utriúsque intervéntu, peccáta nostra deploráre, et grátiæ tuæ
indulgéntiam inveníre. Per Dóminum.
Prima Lettura
1 Cor 1, 26-31
Dio ha scelto quello
che è debole per il mondo.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Considerate la vostra
chiamata, fratelli: non ci sono fra voi molti sapienti dal punto di
vista umano, né molti potenti, né molti nobili.
Ma quello che è stolto per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i
sapienti; quello che è debole per il mondo, Dio lo ha scelto per
confondere i forti; quello che è ignobile e disprezzato per il mondo,
quello che è nulla, Dio lo ha scelto per ridurre al nulla le cose che
sono, perché nessuno possa vantarsi di fronte a Dio.
Grazie a lui voi siete in Cristo Gesù, il quale per noi è diventato
sapienza per opera di Dio, giustizia, santificazione e redenzione,
perché, come sta scritto, “chi si vanta, si vanti nel Signore”.
Salmo Responsoriale
Dal
Salmo 32
Beato il popolo
scelto dal Signore.
Beata la nazione che ha
il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua eredità.
Il Signore guarda dal cielo:
egli vede tutti gli uomini.
Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.
L’anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
È in lui che gioisce il nostro cuore,
nel suo santo nome noi confidiamo.
Canto al Vangelo Gv 13,34
Alleluia, alleluia.
Vi do un comandamento
nuovo, dice il Signore:
come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Alleluia.
Vangelo
Mt 25, 14-30
Sei stato fedele nel poco: prendi parte
alla gioia del tuo padrone.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù
disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi
servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un
altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì.
Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne
guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne
guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento,
andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone.
Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti
con loro.
Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri
cinque, dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho
guadagnati altri cinque”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo
padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi
parte alla gioia del tuo padrone”.
Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: “Signore,
mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”. “Bene,
servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel
poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”.
Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e
disse: “Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai
seminato e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a
nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo”.
Il padrone gli rispose: “Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto
dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto
affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato
il mio con l’interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha
i dieci talenti. Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà
nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. E il
servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore
di denti”».
Accogli, Signore, questo sacrificio, espressione della nostra fede, e
donaci un'esperienza viva del mistero che celebriamo nel devoto ricordo
dei tuoi santi. Per Cristo nostro Signore.
Hóstias tibi, Dómine, pro beátæ Mónicæ commemoratióne deférimus,
supplíciter deprecántes, ut indulgéntiam nobis páriter cónferant et
salútem. Per Christum.
Antifona alla Comunione Mt
12,50
«Chi fa la volontà del Padre mio
che è nei cieli, è per me fratello,
sorella e madre», dice il Signore.
Símile est regnum cælórum hómini negotiatóri quærénti bonas margarítas;
invénta autem una pretiósa margaríta, dedit ómnia sua, et comparávit eam.
Dopo
la Comunione.
O Dio, che nella festa di santa Monica ci hai colmato dei tuoi doni, fa'
che, rinnovati dal pane della vita, procediamo sicuri nel cammino della
salvezza. Per Cristo nostro Signore.
Divíni operátio sacraménti, omnípotens Deus, in hac festivitáte beátæ
Mónicæ illúminet nos páriter et inflámmet, ut et sanctis iúgiter
desidériis ferveámus, et bonis opéribus abundémus. Per Christum.
|
|
www.maranatha.it |