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Messale * |
1
AGOSTO
XVIII
SETTIMANA DEL T.O. ANNO PARI -
LUNEDÌ
SAN
ALFONSO MARIA de' LIGUORI (m)
MESSALE Antifona
d'Ingresso Dan
12,3
LITURGIA
DELLA PAROLA
Sulle
Offerte
Cælésti, Dómine,
Spíritus igne corda nostra cleménter exúre, qui beáto Alfónso Maríæ
tribuísti et hæc mystéria celebráre, et per éadem hóstiam tibi sanctam
seípsum exhibére. Per Christum.
Jn 15,16
Non vos
me elegístis, dicit Dóminus; sed ego elégi vos, et pósui vos ut eátis et
fructum afferátis, et fructus vester máneat
Deus, qui beátum Alfónsum Maríam fidélem dispensatórem et præcónem tanti
mystérii providísti, concéde, ut fidéles tui illud frequénter percípiant,
et, percipiéndo, te sine fine colláudent. Per Christum.
I saggi rifulgeranno
come lo splendore del firmamento;
coloro che insegneranno a molti la giustizia
brilleranno come stelle per sempre.
Ez 34,11 Ez 45,23-24
Visitábo oves meas, dicit Dóminus, et suscitábo pastórem qui pascat eas:
ego autem Dóminus ero eis in Deum
Colletta
O Dio, che proponi alla tua Chiesa modelli sempre nuovi di vita cristiana,
fa' che imitiamo l'ardore apostolico del santo vescovo Alfonso
Maria de' Liguori nel servizio dei fratelli, per ricevere con lui il premio riservato ai tuoi servi fedeli. Per il nostro
Signore...
Deus, qui in Ecclésia tua nova semper instáuras exémpla virtútum, da
nobis in zelo animárum beáti Alfónsi Maríæ epíscopi ita vestígiis
adhærére, ut eius in cælis assequámur et præmia. Per Dóminum.
Prima Lettura
Ger 28, 1-17
Ananìa, il Signore non ti ha mandato e tu
induci questo popolo a confidare nella menzogna.
Dal libro del profeta Geremìa
In quell’anno,
all’inizio del regno di Sedecìa, re di Giuda, nell’anno quarto, nel
quinto mese, Ananìa, figlio di Azzur, il profeta di Gàbaon, mi riferì
nel tempio del Signore sotto gli occhi dei sacerdoti e di tutto il
popolo: «Così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Io romperò
il giogo del re di Babilonia! Entro due anni farò ritornare in questo
luogo tutti gli arredi del tempio del Signore che Nabucodònosor, re di
Babilonia, prese da questo luogo e portò in Babilonia. Farò ritornare in
questo luogo – oracolo del Signore – Ieconìa, figlio di Ioiakìm, re di
Giuda, con tutti i deportati di Giuda che andarono a Babilonia, poiché
romperò il giogo del re di Babilonia».
Il profeta Geremìa rispose al profeta Ananìa, sotto gli occhi dei
sacerdoti e di tutto il popolo, che stavano nel tempio del Signore. Il
profeta Geremìa disse: «Così sia! Così faccia il Signore! Voglia il
Signore realizzare le cose che hai profetizzato, facendo ritornare gli
arredi nel tempio e da Babilonia tutti i deportati. Tuttavia ascolta ora
la parola che sto per dire a te e a tutto il popolo. I profeti che
furono prima di me e di te dai tempi antichissimi profetizzarono guerra,
fame e peste contro molti paesi e regni potenti. Il profeta invece che
profetizza la pace sarà riconosciuto come profeta mandato veramente dal
Signore soltanto quando la sua parola si realizzerà».
Allora il profeta Ananìa strappò il giogo dal collo del profeta Geremìa,
lo ruppe e disse a tutto il popolo: «Così dice il Signore: A questo modo
io romperò il giogo di Nabucodònosor, re di Babilonia, entro due anni,
sul collo di tutte le nazioni». Il profeta Geremìa se ne andò per la sua
strada.
Dopo che il profeta Ananìa ebbe rotto il giogo che il profeta Geremìa
portava sul collo, fu rivolta a Geremìa questa parola del Signore: «Va’
e riferisci ad Ananìa: Così dice il Signore: Tu hai rotto un giogo di
legno, ma io, al suo posto, ne farò uno di ferro. Infatti, dice il
Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Pongo un giogo di ferro sul collo
di tutte queste nazioni perché siano soggette a Nabucodònosor, re di
Babilonia, e lo servano; persino le bestie selvatiche gli consegno».
Allora il profeta Geremìa disse al profeta Ananìa: «Ascolta, Ananìa! Il
Signore non ti ha mandato e tu induci questo popolo a confidare nella
menzogna; perciò dice il Signore: Ecco, ti faccio sparire dalla faccia
della terra; quest’anno tu morirai, perché hai predicato la ribellione
al Signore». In quello stesso anno, nel settimo mese, il profeta Ananìa
morì.
Salmo Responsoriale Dal
Salmo 118
Insegnami,
Signore, i tuoi decreti.
Tieni lontana da me la
via della menzogna,
donami la grazia della tua legge.
Non togliere dalla mia bocca la parola vera,
perché spero nei tuoi giudizi.
Si volgano a me quelli che ti temono
e che conoscono i tuoi insegnamenti.
Sia integro il mio cuore nei tuoi decreti,
perché non debba vergognarmi.
I malvagi sperano di rovinarmi;
io presto attenzione ai tuoi insegnamenti.
Non mi allontano dai tuoi giudizi,
perché sei tu a istruirmi.
Canto al Vangelo Mt 4,4
Alleluia, alleluia.
Non di solo pane vive
l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Alleluia.
Vangelo
Vangelo Mt 14, 13-21
Alzò gli occhi
al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli,
e i discepoli alla folla.
In quel tempo,
avendo udito [della
morte di Giovanni Battista],
Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo deserto, in
disparte.
Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono a piedi dalle città. Sceso
dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e
guarì i loro malati.
Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: «Il
luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei
villaggi a comprarsi da mangiare». Ma Gesù disse loro: «Non occorre che
vadano; voi stessi date loro da mangiare». Gli risposero: «Qui non
abbiamo altro che cinque pani e due pesci!». Ed egli disse: «Portatemeli
qui».
E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque
pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione,
spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici
ceste piene. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini,
senza contare le donne e i bambini.
Padre misericordioso, che hai dato a sant'Alfonso Maria de' Liguori la
grazia di celebrare questi misteri offrendo se stesso come vittima santa
in unione al sacerdozio di Cristo, infiamma e santifica i nostri cuori
con il fuoco del tuo Spirito. Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla Comunione
Lc 12,42
Questo è il servo saggio e fedele,
che il Signore ha posto a capo della sua famiglia,
per distribuire a tempo debito la razione del cibo.
Dopo la
Comunione
O Dio, che nel vescovo sant'Alfonso Maria de' Liguori hai dato alla tua
Chiesa un fedele ministro e apostolo dell'Eucaristia, concedi al tuo
popolo di partecipare assiduamente a questo mistero, per cantare in
eterno la tua lode. Per Cristo nostro Signore.
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