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Messale * |
11
FEBBRAIO
V
SETTIMANA DEL T.O. ANNO
DISPARI
-
SABATO
BEATA MARIA VERGINE DI LOURDES (mf)
MESSALE
Antifona d'Ingresso Cf Gdt 13,23.25
Benedetta sei tu, Vergine Maria,
dal Signore Dio, l'Altissimo,
più di tutte le donne sulla terra;
egli ha tanto esaltato il tuo nome,
che
sulla bocca di tutti sarà sempre la tua lode.
Beáta es, Virgo María, quæ ómnium portásti creatórem; genuísti qui te
fecit, et in ætérnum pérmanes Virgo.
Colletta
O
Dio, Padre misericordioso, soccorri la nostra debolezza, e per
intercessione di Maria, Madre immacolata del tuo Figlio, fà che
risorgiamo dal peccato alla vita nuova. Per il nostro Signore Gesù
Cristo, tuo Figlio, che è Dio ...
Concéde, miséricors Deus, fragilitáti nostræ præsídium, ut, qui
immaculátæ Dei Genetrícis memóriam ágimus, intercessiónis eius auxílio,
a nostris iniquitátibus resurgámus. Per Dóminum.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura
Gn 3, 9-24
Il Signore Dio lo scacciò dal giardino di Eden,
perché lavorasse il suolo.
Dal libro della Gènesi
Il Signore Dio chiamò
l’uomo e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho
avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». Riprese: «Chi ti ha fatto
sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di
non mangiare?». Rispose l’uomo: «La donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato
dell’albero e io ne ho mangiato». Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai
fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».
Allora il Signore Dio disse al serpente:
«Poiché hai fatto questo,
maledetto tu fra tutto il bestiame
e fra tutti gli animali selvatici!
Sul tuo ventre camminerai
e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.
Io porrò inimicizia fra te e la donna,
fra la tua stirpe e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno».
Alla donna disse:
«Moltiplicherò i tuoi dolori
e le tue gravidanze,
con dolore partorirai figli.
Verso tuo marito sarà il tuo istinto,
ed egli ti dominerà».
All’uomo disse: «Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato
dell’albero di cui ti avevo comandato: “Non devi mangiarne”,
maledetto il suolo per causa tua!
Con dolore ne trarrai il cibo
per tutti i giorni della tua vita.
Spine e cardi produrrà per te
e mangerai l’erba dei campi.
Con il sudore del tuo volto mangerai il pane,
finché non ritornerai alla terra,
perché da essa sei stato tratto:
polvere tu sei e in polvere ritornerai!».
L’uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi.
Il Signore Dio fece all’uomo e a sua moglie tuniche di pelli e li vestì.
Poi il Signore Dio disse: «Ecco, l’uomo è diventato come uno di noi quanto alla
conoscenza del bene e del male. Che ora egli non stenda la mano e non prenda
anche dell’albero della vita, ne mangi e viva per sempre!».
Il Signore Dio lo scacciò dal giardino di Eden, perché lavorasse il suolo da cui
era stato tratto. Scacciò l’uomo e pose a oriente del giardino di Eden i
cherubini e la fiamma della spada guizzante, per custodire la via all’albero
della vita.
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 89
Signore, tu sei
stato per noi un rifugio di generazione in generazione.
Prima che nascessero i
monti
e la terra e il mondo fossero generati,
da sempre e per sempre tu sei, o Dio.
Tu fai ritornare l’uomo in polvere,
quando dici: «Ritornate, figli dell’uomo».
Mille anni, ai tuoi occhi,
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte.
Tu li sommergi:
sono come un sogno al mattino,
come l’erba che germoglia;
al mattino fiorisce e germoglia,
alla sera è falciata e secca.
Insegnaci a contare i nostri giorni
E acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi!
Canto al Vangelo Mt 4,4
Alleluia, alleluia.
Non di solo pane vivrà l'uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Alleluia.
Vangelo
Mc 8, 1-10
Mangiarono a sazietà.
Dal vangelo secondo Marco
In quei giorni, poiché
vi era di nuovo molta folla e non avevano da mangiare, Gesù chiamò a sé i
discepoli e disse loro: «Sento compassione per la folla; ormai da tre giorni
stanno con me e non hanno da mangiare. Se li rimando digiuni alle loro case,
verranno meno lungo il cammino; e alcuni di loro sono venuti da lontano».
Gli risposero i suoi discepoli: «Come riuscire a sfamarli di pane qui, in un
deserto?». Domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette».
Ordinò alla folla di sedersi per terra. Prese i sette pani, rese grazie, li
spezzò e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero; ed essi li
distribuirono alla folla. Avevano anche pochi pesciolini; recitò la benedizione
su di essi e fece distribuire anche quelli.
Mangiarono a sazietà e portarono via i pezzi avanzati: sette sporte. Erano circa
quattromila. E li congedò.
Poi salì sulla barca con i suoi discepoli e subito andò dalle parti di
Dalmanutà.
Prefazio della Beata Vergine Maria I
E’
veramente cosa buona e giusta,
nostro
dovere e fonte di salvezza,
rendere
grazie sempre e in ogni luogo
a
te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Noi
ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo
nella
memoria della beata sempre Vergine Maria.
Per opera dello Spirito Santo,
ha
concepito il tuo unico Figlio;
e
sempre intatta nella sua gloria verginale,
ha
irradiato sul mondo la luce eterna,
Gesù
Cristo nostro Signore.
Per
mezzo di lui si allietano gli Angeli
e
nell’eternità adorano la gloria del tuo volto.
Al
loro canto concedi, o Signore,
che
si uniscano le nostre umili voci nell’inno di lode:
Santo,
Santo, Santo il Signore....
Vere dignum et iustum est, æquum et salutáre, nos tibi semper et ubíque
grátias ágere: Dómine, sancte Pater, omnípotens ætérne Deus: Et te in
festis beátæ Maríæ semper Vírginis collaudáre, benedícere et prædicáre.
Quæ et Unigénitum tuum Sancti Spíritus obumbratióne concépit, et,
virginitátis glória permanénte, lumen ætérnum mundo effúdit, Iesum
Christum Dóminum nostrum. Per quem maiestátem tuam laudant Angeli,
adórant Dominatiónes, tremunt Potestátes. Cæli cælorúmque Virtútes, ac
beáta Séraphim, sócia exsultatióne concélebrant. Cum quibus et nostras
voces ut admítti iúbeas, deprecámur, súpplici confessióne dicéntes:
Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus Deus Sábaoth.
Antifona alla Comunione Cf Lc 1,48
Tutte le generazioni mi chiameranno beata,
perché Dio ha guardato con bontà
all'umile
sua ancella.
Fecit mihi magna, qui potens est, et sanctum nomen eius.
Dopo la Comunione
Signore
nostro Dio, che ci ha nutriti alla tua mensa nel ricordo della beata
Vergine Maria, concedi a noi di partecipare all'eterno convito, che ci hai
fatto pregustare in questo sacramento. Per Cristo ...
Redemptiónis ætérnæ partícipes effécti, quæsumus, Dómine, ut, qui
Genetrícis Fílii tui memóriam ágimus, et de grátiæ tuæ plenitúdine
gloriémur, et salvatiónis contínuum sentiámus augméntum. Per Christum.
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