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Messale * |
31 GENNAIO
IV
SETTIMANA
DEL T.O. ANNO
PARI
- MERCOLEDÌ
SAN
GIOVANNI BOSCO (m)
Sacerdote
MESSALE
Antifona d'Ingresso Sal 33,11.6a
Venite, figli, ascoltatemi;
v'insegnerò il timore del Signore.
Guardate a lui, e sarete raggianti.
Mc 10,14
Sínite párvulos veníre ad me,
et ne prohibuéritis eos:
tálium est enim regnum Dei, dicit Dóminus
Colletta
O Dio, che in san Giovanni Bosco hai dato alla tua Chiesa un padre e un maestro dei giovani, suscita anche in noi la stessa fiamma di carità a servizio della tua gloria per la salvezza dei fratelli. Per il nostro Signore...
Deus, qui beátum Ioánnem presbyterum adulescéntium patrem et magístrum excitásti, concéde, quaesumus, ut, eódem caritátis igne succénsi, ánimas quaerere tibíque soli servíre valeámus. Per Dóminum.
LITURGIA DELLA
PAROLA
Prima Lettura
2 Sam 24.2.9-17
Io ho peccato facendo
il censimento; ma queste pecore che hanno fatto?
Dal secondo libro di Samuèle
In quei giorni, il re
Davide disse a Ioab, capo dell’esercito a lui affidato: «Percorri tutte
le tribù d’Israele, da Dan fino a Bersabea, e fate il censimento del
popolo, perché io conosca il numero della popolazione».
Ioab consegnò al re il totale del censimento del popolo: c’erano in
Israele ottocentomila uomini abili in grado di maneggiare la spada; in
Giuda cinquecentomila.
Ma dopo che ebbe contato il popolo, il cuore di Davide gli fece sentire
il rimorso ed egli disse al Signore: «Ho peccato molto per quanto ho
fatto; ti prego, Signore, togli la colpa del tuo servo, poiché io ho
commesso una grande stoltezza».
Al mattino, quando Davide si alzò, fu rivolta questa parola del Signore
al profeta Gad, veggente di Davide: «Va’ a riferire a Davide: Così dice
il Signore: “Io ti propongo tre cose: scegline una e quella ti farò”».
Gad venne dunque a Davide, gli riferì questo e disse: «Vuoi che vengano
sette anni di carestia nella tua terra o tre mesi di fuga davanti al
nemico che ti insegue o tre giorni di peste nella tua terra? Ora
rifletti e vedi che cosa io debba riferire a chi mi ha mandato». Davide
rispose a Gad: «Sono in grande angustia! Ebbene, cadiamo nelle mani del
Signore, perché la sua misericordia è grande, ma che io non cada nelle
mani degli uomini!».
Così il Signore mandò la peste in Israele, da quella mattina fino al
tempo fissato; da Dan a Bersabea morirono tra il popolo settantamila
persone. E quando l’angelo ebbe stesa la mano su Gerusalemme per
devastarla, il Signore si pentì di quel male e disse all’angelo
devastatore del popolo: «Ora basta! Ritira la mano!».
L’angelo del Signore si trovava presso l’aia di Araunà, il Gebuseo.
Davide, vedendo l’angelo che colpiva il popolo, disse al Signore: «Io ho
peccato, io ho agito male; ma queste pecore che hanno fatto? La tua mano
venga contro di me e contro la casa di mio padre!».
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 31
Togli, Signore,
la mia colpa e il mio peccato.
Beato l’uomo a cui è
tolta la colpa
e coperto il peccato.
Beato l’uomo a cui Dio non imputa il delitto
e nel cui spirito non è inganno.
Ti ho fatto conoscere il mio peccato,
non ho coperto la mia colpa.
Ho detto: «Confesserò al Signore le mie iniquità»
e tu hai tolto la mia colpa e il mio peccato.
Per questo ti prega ogni fedele
nel tempo dell’angoscia;
quando irromperanno grandi acque
non potranno raggiungerlo.
Tu sei il mio rifugio, mi liberi dall’angoscia,
mi circondi di canti di liberazione.
Rallegratevi nel Signore ed esultate, o giusti!
Voi tutti, retti di cuore, gridate di gioia.
Canto al Vangelo
Gv 10, 27
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano
la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.
Vangelo Mc
5, 21-43
Fanciulla, io ti dico: Alzati!
Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo,
essendo Gesù passato di nuovo in barca all’altra riva, gli si radunò
attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. E venne uno dei capi
della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai
piedi e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo:
vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva». Andò con lui. Molta
folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.
Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva molto
sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza
alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, udito parlare di Gesù,
venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello. Diceva infatti:
«Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata». E subito
le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita
dal male.
E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui,
si voltò alla folla dicendo: «Chi ha toccato le mie vesti?». I suoi
discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che si stringe intorno a te e
dici: “Chi mi ha toccato?”». Egli guardava attorno, per vedere colei che
aveva fatto questo. E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciò che le
era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità.
Ed egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii
guarita dal tuo male».
Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero
a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». Ma
Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere,
soltanto abbi fede!». E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a
Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.
Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e
gente che piangeva e urlava forte. Entrato, disse loro: «Perché vi
agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». E lo deridevano.
Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della
bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. Prese
la mano della bambina e le disse: «Talità kum», che significa:
«Fanciulla, io ti dico: àlzati!». E subito la fanciulla si alzò e
camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande
stupore. E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo
e disse di darle da mangiare.
Sulle Offerte
Accetta, o Signore, il sacrificio che ti offriamo con sincera devozione, e fa' che ti amiamo in tutto e più di tutto perché la nostra vita sia un inno alla tua gloria. Per Cristo nostro Signore.
Accépta tibi sit, quaesumus, Dómine, sacrátae plebis oblátio pro beáti
commemoratióne et praesta, ut, ex huius participatióne mystérii, exémpla
tuae caritátis referámus. Per Christum.
Antifona alla Comunione 1 Gv 4,12
Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi,
e l'amore di lui è perfetto in noi.
Mt 18,3
Nisi convérsi fuéritis et efficiámini sicut párvuli,
non intrábitis in regnum caelórum, dicit Dóminus.
Dopo la Comunione
Nutriti dal mistero del tuo corpo, e del tuo sangue, ti preghiamo, o Signore nostro Dio, fa' che, sull'esempio di san Giovanni Bosco, viviamo in ringraziamento perenne. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Tríbuat nobis, omnípotens Deus, reféctio sancta subsídium, ut, exémplo beáti Ioánni., et fraternitátis caritátem et lumen veritátis in corde exhibeámus et ópere. Per Christum.
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