Messale *

28 GENNAIO
III SETTIMANA DEL T.O.  ANNO DISPARI - SABATO

SAN TOMMASO D'AQUINO (m) 
Sacerdote e dottore della Chiesa

MESSALE

     

Antifona d'Ingresso  Sal 36,30-31

La bocca del giusto proclama la sapienza,

e la sua lingua esprime la giustizia;

la legge del suo Dio è nel suo cuore.
 
Qo 15,5 In médio Ecclésiæ apéruit os eius, et implévit eum Dóminus spíritu sapiéntiæ et intelléctus; stolam glóriæ índuit eum.

 

Colletta

O Dio, che in san Tommaso d'Aquino hai dato alla tua Chiesa un modello sublime di santità e di dottrina, donaci la luce per comprendere i suoi insegnamenti e la forza per imitare i suoi esempi. Per il nostro Signore...
 
Deus, qui beátum Thomam sanctitátis zelo ac sacræ doctrínæ stúdio conspícuum effecísti, da nobis, quæsumus, et quæ dócuit intelléctu conspícere, et quæ gessit imitatióne complére. Per Dóminum.
 

LITURGIA DELLA PAROLA

  

Prima Lettura   Eb 11,1-2.8-19
Aspettava la città il cui architetto e costruttore è Dio stesso.

Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli, la fede è fondamento di ciò che si spera e prova di ciò che non si vede. Per questa fede i nostri antenati sono stati approvati da Dio.
Per fede, Abramo, chiamato da Dio, obbedì partendo per un luogo che doveva ricevere in eredità, e partì senza sapere dove andava.
Per fede, egli soggiornò nella terra promessa come in una regione straniera, abitando sotto le tende, come anche Isacco e Giacobbe, coeredi della medesima promessa. Egli aspettava infatti la città dalle salde fondamenta, il cui architetto e costruttore è Dio stesso.
Per fede, anche Sara, sebbene fuori dell’età, ricevette la possibilità di diventare madre, perché ritenne degno di fede colui che glielo aveva promesso. Per questo da un uomo solo, e inoltre già segnato dalla morte, nacque una discendenza numerosa come le stelle del cielo e come la sabbia che si trova lungo la spiaggia del mare e non si può contare.
Nella fede morirono tutti costoro, senza aver ottenuto i beni promessi, ma li videro e li salutarono solo da lontano, dichiarando di essere stranieri e pellegrini sulla terra. Chi parla così, mostra di essere alla ricerca di una patria. Se avessero pensato a quella da cui erano usciti, avrebbero avuto la possibilità di ritornarvi; ora invece essi aspirano a una patria migliore, cioè a quella celeste. Per questo Dio non si vergogna di essere chiamato loro Dio. Ha preparato infatti per loro una città.
Per fede, Abramo, messo alla prova, offrì Isacco, e proprio lui, che aveva ricevuto le promesse, offrì il suo unigenito figlio, del quale era stato detto: «Mediante Isacco avrai una tua discendenza». Egli pensava infatti che Dio è capace di far risorgere anche dai morti: per questo lo riebbe anche come simbolo.
 

Salmo Responsoriale    Lc 1,68-75 

Benedetto il Signore, Dio d’Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo. 
 

Ha suscitato per noi un Salvatore potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva detto
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo.

Salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza.

Del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

  

Canto al Vangelo   Gv 3,16

Alleluia, alleluia.

Dio ha tanto amato il mondo
da dare il Figlio, unigenito,
perché chiunque crede in lui non vada perduto,
ma abbia la vita eterna.

Alleluia.

 
  

Vangelo   Mc 4,35-41 
Chi è costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?
 

Dal Vangelo secondo Marco

In quel medesimo giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui.
Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?».
Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, càlmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?».
E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».

   

Sulle Offerte

Accogli, Signore, il sacrificio che ti presentiamo, nel ricordo di san Tommaso d'Aquino e fa' che imitando il tuo esempio ci consacriamo interamente al servizio della tua gloria. Per Cristo nostro Signore.
 
Sacrifícium tibi pláceat, Deus, in festivitáte beáti Thomi libénter exhíbitum, quo monénte, nos étiam totos tibi réddimus collaudántes. Per Christum.

   

Antifona alla Comunione  Lc 12,42

Questo è il servo saggio e fedele,

che il Signore ha posto a capo della sua famiglia,

per distribuire il cibo a tempo opportuno.
 
Fidélis servus et prudens, quem constítuit Dóminus super famíliam suam, ut det illis in témpore trítici mensúram
.

   

Dopo la Comunione

O Padre, che ci hai nutriti di Cristo, pane vivo, formaci alla scuola del suo Vangelo, perché sull'esempio di san Tommaso d'Aquino conosciamo la tua verità e la testimoniamo nella carità fraterna. Per Cristo nostro Signore.
 
Quos Christo réficis pane vivo, eósdem édoce, Dómine, Christo magístro, ut in festivitáte beáti Thomi tuam discant veritátem, et eam in caritáte operéntur. Per Christum.

  

 

Sommario Liturgia


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