|
Messale * |
XXXIV
SETTIMANA DEL T.O. ANNO
PARI -
VENERDÌ
MESSALE
Antifona
d'Ingresso Sal
84,9
Il Signore parla di pace
al suo popolo, e ai suoi fedeli
e a quanti ritornano a lui con tutto il cuore.
Loquétur Dóminus pacem in plebem suam,
et super sanctos suos, et in eos qui convertúntur ad ipsum.
Colletta
Ridesta, Signore, la volontà dei tuoi fedeli perché, collaborando con
impegno alla tua opera di salvezza, ottengano in misura sempre più
abbondante i doni della tua misericordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è
Dio ...
Excita, quæsumus, Dómine, tuórum fidélium voluntátes, ut, divíni óperis fructum
propénsius exsequéntes, pietátis tuæ remédia maióra percípiant. Per Dóminum..
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura
Ap 20, 1-4.11 - 21,2
I morti vennero giudicati,
ciascuno secondo le sue opere. Vidi la Gerusalemme nuova scendere dal cielo.
Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo
Io, Giovanni, vidi un angelo
che scendeva dal cielo con in mano la chiave dell’Abisso e una grande catena.
Afferrò il drago, il serpente antico, che è diavolo e il Satana, e lo incatenò
per mille anni; lo gettò nell’Abisso, lo rinchiuse e pose il sigillo sopra di
lui, perché non seducesse più le nazioni, fino al compimento dei mille anni,
dopo i quali deve essere lasciato libero per un po’ di tempo.
Poi vidi alcuni troni - a quelli che vi sedettero fu dato il potere di giudicare
- e le anime dei decapitati a causa della testimonianza di Gesù e della parola
di Dio, e quanti non avevano adorato la bestia e la sua statua e non avevano
ricevuto il marchio sulla fronte e sulla mano. Essi ripresero vita e regnarono
con Cristo per mille anni.
E vidi un grande trono bianco e Colui che vi sedeva. Scomparvero dalla sua
presenza la terra e il cielo senza lasciare traccia di sé. E vidi i morti,
grandi e piccoli, in piedi davanti al trono. E i libri furono aperti. Fu aperto
anche un altro libro, quello della vita. I morti vennero giudicati secondo le
loro opere, in base a ciò che era scritto in quei libri. Il mare restituì i
morti che esso custodiva, la Morte e gli inferi resero i morti da loro custoditi
e ciascuno venne giudicato secondo le sue opere. Poi la Morte e gli inferi
furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la seconda morte, lo stagno di
fuoco. E chi non risultò scritto nel libro della vita fu gettato nello stagno di
fuoco.
E vidi un cielo nuovo e una terra nuova: il cielo e la terra di prima infatti
erano scomparsi e il mare non c’era più. E vidi anche la città santa, la
Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per
il suo sposo.
Salmo Responsoriale
Dal
Salmo 83
Ecco la tenda di Dio con gli uomini!
L’anima mia anela
e desidera gli atri del Signore.
Il mio cuore e la mia carne
esultano nel Dio vivente.
Anche il passero trova una casa
e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli,
presso i tuoi altari, Signore degli eserciti,
mio re e mio Dio.
Beato chi abita nella tua casa:
senza fine canta le tue lodi.
Beato l’uomo che trova in te il suo rifugio:
cresce lungo il cammino il suo vigore.
Canto al Vangelo
Lc 21,28
Alleluia, alleluia.
Risollevatevi e alzate il capo,
perché la vostra liberazione è vicina.
Alleluia.
Vangelo Lc 21, 29-33
Quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola:
«Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano,
capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina. Così anche voi:
quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto
avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».
Sulle
Offerte
Accogli, Signore, questi santi doni che ci hai comandato di offrire in tuo
onore, perché, obbedienti alla tua parola, diventiamo anche noi
un’offerta a te gradita. Per Cristo nostro Signore.
Súscipe, Dómine, sacra múnera, quæ tuo nómini iussísti dicánda, et, ut per
ea tuæ pietáti reddámur accépti, fac nos tuis semper obodíre mandátis. Per
Christum.
Antifona
alla Comunione
Sal
116,1.2
Popoli tutti, lodate il Signore,
perché grande è il suo amore per noi.
Laudáte Dóminum, omnes gentes,
quóniam confirmáta est super nos misericórdia eius.
Oppure:
Mt
28,20
«Ecco, io sono con voi tutti i giorni
sino alla fine del mondo», dice il Signore.
Ecce ego vobíscum sum ómnibus diébus,
usque ad consummatiónem sæculi, dicit Dóminus.
Dopo la Comunione
O Dio, che in questi santi misteri ci hai dato la gioia di unirci alla tua
stessa vita, non permettere che ci separiamo mai da te, fonte di ogni
bene. Per Cristo nostro Signore.
Quæsumus, omnípotens Deus, ut, quos divína tríbuis participatióne gaudére, a te numquam separári permíttas. Per Christum..
|
|
www.maranatha.it |