Messale * |
XVIII
SETTIMANA DEL T.O. ANNO
PARI
-
MARTEDÌ
MESSALE
Antifona
d'Ingresso Sal
69,2.6
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore, vieni presto, in mio aiuto.
Sei tu il mio soccorso, la mia salvezza:
Signore, non tardare.
Deus, in adiutórium meum inténde; Dómine,
ad adiuvándum me festína.
Adiútor meus et liberátor meus es tu;
Dómine, ne moréris.
Colletta
Mostraci la tua continua benevolenza, o Padre, e assisti il tuo popolo, che ti riconosce suo pastore e guida; rinnova l'opera della tua creazione e custodisci ciò che hai rinnovato. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo...
Adésto, Dómine, fámulis tuis, et perpétuam benignitátem largíre
poscéntibus, ut his, qui te auctórem et gubernatórem gloriántur habére,
et creáta restáures, et restauráta consérves. Per Dóminum..
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura
Ger 30,1-2.12-15.18-22
Ti ho trattato
così per la tua grande iniquità. Cambierò la sorte delle tende di
Giacobbe.
Dal libro del profeta Geremìa
Parola rivolta a
Geremìa da parte del Signore:
«Così dice il Signore, Dio d’Israele: Scriviti in un libro tutte le cose
che ti ho detto.
Così dice il Signore:
La tua ferita è incurabile,
la tua piaga è molto grave.
Nessuno ti fa giustizia;
per un’ulcera vi sono rimedi,
ma non c’è guarigione per te.
Ti hanno dimenticato tutti i tuoi amanti,
non ti cercano più;
poiché ti ho colpito come colpisce un nemico,
con un castigo spietato,
per la tua grande iniquità,
perché sono cresciuti i tuoi peccati.
Perché gridi per la tua ferita?
Incurabile è la tua piaga.
Ti ho trattato così
per la tua grande iniquità,
perché sono cresciuti i tuoi peccati.
Così dice il Signore:
Ecco, cambierò la sorte delle tende di Giacobbe
e avrò compassione delle sue dimore.
Sulle sue rovine sarà ricostruita la città
e il palazzo sorgerà al suo giusto posto.
Vi risuoneranno inni di lode,
voci di gente in festa.
Li farò crescere e non diminuiranno,
li onorerò e non saranno disprezzati;
i loro figli saranno come un tempo,
la loro assemblea sarà stabile dinanzi a me,
mentre punirò tutti i loro oppressori.
Avranno come capo uno di loro,
un sovrano uscito dal loro popolo;
io lo farò avvicinare a me ed egli si accosterà.
Altrimenti chi rischierebbe la vita
per avvicinarsi a me?
Oracolo del Signore.
Voi sarete il mio popolo
e io sarò il vostro Dio».
Salmo Responsoriale Dal
Salmo 101
Il Signore ha
ricostruito Sion ed è apparso in tutto il suo splendore.
Le genti temeranno il
nome del Signore
e tutti i re della terra la tua gloria,
quando il Signore avrà ricostruito Sion
e sarà apparso in tutto il suo splendore.
Egli si volge alla preghiera dei derelitti,
non disprezza la loro preghiera.
Questo si scriva per la generazione futura
e un popolo, da lui creato, darà lode al Signore:
«Il Signore si è affacciato dall’alto del suo santuario,
dal cielo ha guardato la terra,
per ascoltare il sospiro del prigioniero,
per liberare i condannati a morte.
I figli dei tuoi servi avranno una dimora,
la loro stirpe vivrà sicura alla tua presenza.
Perché si proclami in Sion il nome del Signore
e la sua lode in Gerusalemme,
quando si raduneranno insieme i popoli
e i regni per servire il Signore.
Canto al Vangelo Gv
1,49
Alleluia, alleluia.
Rabbì, tu sei il Figlio
di Dio,
tu sei il re d’Israele!
Alleluia.
Vangelo
Mt 14, 22-36
Comandami di
venire verso di te sulle acque.
Dal vangelo secondo Matteo
[Dopo
che la folla ebbe mangiato],
subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo
sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la
folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se
ne stava lassù, da solo.
La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle
onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò
verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i
discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla
paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non
abbiate paura!».
Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire
verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla
barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo
che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò:
«Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse:
«Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».
Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca
si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».
Compiuta la traversata, approdarono a Gennèsaret. E la gente del luogo,
riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione; gli portarono
tutti i malati e lo pregavano di poter toccare almeno il lembo del suo
mantello. E quanti lo toccarono furono guariti.
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Oppure:
Nell’anno A
Canto al Vangelo At
16,14
Alleluia, alleluia.
Apri, Signore, il nostro
cuore
e comprenderemo le parole del Figlio tuo.
Alleluia.
Vangelo
Mt 15,1-2.10-14
Ogni pianta che non è stata piantata dal mio Padre celeste sarà
sradicata.
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo
alcuni farisei e alcuni scribi, venuti da Gerusalemme, si avvicinarono a
Gesù e gli dissero: «Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la
tradizione degli antichi? Infatti quando prendono cibo non si lavano le
mani!».
Riunita la folla, Gesù disse loro: «Ascoltate e comprendete bene! Non
ciò che entra nella bocca rende impuro l’uomo; ciò che esce dalla bocca,
questo rende impuro l’uomo!».
Allora i discepoli si avvicinarono per dirgli: «Sai che i farisei, a
sentire questa parola, si sono scandalizzati?».
Ed egli rispose: «Ogni pianta, che non è stata piantata dal Padre mio
celeste, verrà sradicata. Lasciateli stare! Sono ciechi e guide di
ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in
un fosso!».
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Sulle
Offerte
Santifica, o Dio, i doni che ti presentiamo e trasforma in offerta perenne tutta la nostra vita in unione alla vittima spirituale, il tuo servo Gesù, unico sacrificio a te gradito. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Propítius, Dómine, quæsumus, hæc dona sanctífica, et, hóstiæ spiritális oblatióne suscépta, nosmetípsos tibi pérfice munus ætérnum. Per Christum..
Antifona
alla Comunione
Sap
16,20
Ci hai mandato, Signore,
un pane dal cielo,
un pane che porta in sé ogni dolcezza
e soddisfa ogni desiderio.
Panem de cælo dedísti nobis,
Dómine, habéntem omne delectaméntum.
Oppure:
Gv 6,35
Dice il Signore: «Io sono il pane di vita;
chi viene a me, non avrà più fame,
e chi crede in me, non avrà più sete».
Jn 6,35
Ego sum panis vitæ, dicit Dóminus.
Qui venit ad me non esúriet, et qui credit in me non sítiet.
Dopo
la Comunione
Accompagna con la tua continua protezione, Signore, il popolo che hai nutrito con il pane del cielo e rendilo degno dell'eredità eterna. Per Cristo nostro Signore.
Quos
cælésti récreas múnere, perpétuo, Dómine, comitáre præsídio, et, quos
fovére non désinis, dignos fíeri sempitérna redemptióne concéde. Per
Christum..
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