Messale * |
XVIII
SETTIMANA DEL T.O. ANNO
PARI
-
LUNEDÌ
MESSALE
Antifona
d'Ingresso Sal
69,2.6
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore, vieni presto, in mio aiuto.
Sei tu il mio soccorso, la mia salvezza:
Signore, non tardare.
Deus, in adiutórium meum inténde; Dómine,
ad adiuvándum me festína.
Adiútor meus et liberátor meus es tu;
Dómine, ne moréris.
Colletta
Mostraci la tua continua benevolenza, o Padre, e assisti il tuo popolo, che ti riconosce suo pastore e guida; rinnova l'opera della tua creazione e custodisci ciò che hai rinnovato. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo...
Adésto, Dómine, fámulis tuis, et perpétuam benignitátem largíre
poscéntibus, ut his, qui te auctórem et gubernatórem gloriántur habére,
et creáta restáures, et restauráta consérves. Per Dóminum..
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura
Ger 28, 1-17
Ananìa, il Signore non ti ha mandato e tu induci questo popolo a confidare nella
menzogna.
Dal libro del profeta Geremìa
In
quell’anno, all’inizio del regno di Sedecìa, re di Giuda, nell’anno
quarto, nel quinto mese, Ananìa, figlio di Azzur, il profeta di Gàbaon,
mi riferì nel tempio del Signore sotto gli occhi dei sacerdoti e di
tutto il popolo: «Così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Io
romperò il giogo del re di Babilonia! Entro due anni farò ritornare in
questo luogo tutti gli arredi del tempio del Signore che Nabucodònosor,
re di Babilonia, prese da questo luogo e portò in Babilonia. Farò
ritornare in questo luogo – oracolo del Signore – Ieconìa, figlio di
Ioiakìm, re di Giuda, con tutti i deportati di Giuda che andarono a
Babilonia, poiché romperò il giogo del re di Babilonia».
Il profeta Geremìa rispose al profeta Ananìa, sotto gli occhi dei
sacerdoti e di tutto il popolo, che stavano nel tempio del Signore. Il
profeta Geremìa disse: «Così sia! Così faccia il Signore! Voglia il
Signore realizzare le cose che hai profetizzato, facendo ritornare gli
arredi nel tempio e da Babilonia tutti i deportati. Tuttavia ascolta ora
la parola che sto per dire a te e a tutto il popolo. I profeti che
furono prima di me e di te dai tempi antichissimi profetizzarono guerra,
fame e peste contro molti paesi e regni potenti. Il profeta invece che
profetizza la pace sarà riconosciuto come profeta mandato veramente dal
Signore soltanto quando la sua parola si realizzerà».
Allora il profeta Ananìa strappò il giogo dal collo del profeta Geremìa,
lo ruppe e disse a tutto il popolo: «Così dice il Signore: A questo modo
io romperò il giogo di Nabucodònosor, re di Babilonia, entro due anni,
sul collo di tutte le nazioni». Il profeta Geremìa se ne andò per la sua
strada.
Dopo che il profeta Ananìa ebbe rotto il giogo che il profeta Geremìa
portava sul collo, fu rivolta a Geremìa questa parola del Signore: «Va’
e riferisci ad Ananìa: Così dice il Signore: Tu hai rotto un giogo di
legno, ma io, al suo posto, ne farò uno di ferro. Infatti, dice il
Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Pongo un giogo di ferro sul collo
di tutte queste nazioni perché siano soggette a Nabucodònosor, re di
Babilonia, e lo servano; persino le bestie selvatiche gli consegno».
Allora il profeta Geremìa disse al profeta Ananìa: «Ascolta, Ananìa! Il
Signore non ti ha mandato e tu induci questo popolo a confidare nella
menzogna; perciò dice il Signore: Ecco, ti faccio sparire dalla faccia
della terra; quest’anno tu morirai, perché hai predicato la ribellione
al Signore». In quello stesso anno, nel settimo mese, il profeta Ananìa
morì.
Salmo
Responsoriale
Dal Salmo 118
Insegnami, Signore, i tuoi decreti.
Tieni
lontana da me la via della menzogna,
donami la grazia della tua legge.
Non togliere dalla mia bocca la parola vera,
perché spero nei tuoi giudizi.
Si volgano a me quelli che ti temono
e che conoscono i tuoi insegnamenti.
Sia integro il mio cuore nei tuoi decreti,
perché non debba vergognarmi.
I malvagi sperano di rovinarmi;
io presto attenzione ai tuoi insegnamenti.
Non mi allontano dai tuoi giudizi,
perché sei tu a istruirmi.
Canto al Vangelo Mt
4,4
Alleluia, alleluia.
Non di
solo pane vive l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Alleluia.
Vangelo
Mt 14, 13-21
Alzò gli
occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai
discepoli, e i discepoli alla folla.
In quel
tempo, avendo udito
[della morte di
Giovanni Battista],
Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo deserto, in
disparte.
Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono a piedi dalle città. Sceso
dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e
guarì i loro malati.
Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: «Il
luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei
villaggi a comprarsi da mangiare». Ma Gesù disse loro: «Non occorre che
vadano; voi stessi date loro da mangiare». Gli risposero: «Qui non
abbiamo altro che cinque pani e due pesci!». Ed egli disse: «Portatemeli
qui».
E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque
pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione,
spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici
ceste piene. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini,
senza contare le donne e i bambini.
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Oppure:
Nell’anno A
Canto al Vangelo Cf Gv 1,50-51
Alleluia, alleluia.
In verità, in verità vi dico:
vedrete cose più grandi di queste.
Alleluia.
Vangelo
Mt 14, 22-36
Comanda che io venga da te sulle acque.
Dal vangelo secondo Matteo
In quei giorni, dopo che ebbe saziato la folla, Gesù ordinò ai discepoli
di salire sulla barca e di precederlo sull'altra sponda, mentre egli
avrebbe congedato la folla.
Congedata la folla, salì sul monte, solo, a pregare. Venuta la sera,
egli se ne stava ancora solo lassù.
La barca intanto distava già qualche miglio da terra ed era agitata
dalle onde, a causa del vento contrario. Verso la fine della notte egli
venne verso di loro camminando sul mare.
I discepoli, a vederlo camminare sul mare, furono turbati e dissero: «E'
un fantasma» e si misero a gridare dalla paura.
Ma subito Gesù parlò loro: «Coraggio, sono io, non abbiate paura».
Pietro gli disse: «Signore, se sei tu, comanda che io venga da te sulle
acque». Ed egli disse: «Vieni!».
Pietro, scendendo dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò
verso Gesù. Ma per la violenza del vento, s'impaurì e, cominciando ad
affondare, gridò: «Signore, salvami!».
E subito Gesù stese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede,
perché hai dubitato?».
Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca
gli si prostrarono davanti, esclamando: «Tu sei veramente il Figlio di
Dio!».
Compiuta la traversata, approdarono a Genesaret. E la gente del luogo,
riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione; gli portarono
tutti i malati, e lo pregavano di poter toccare almeno l'orlo del suo
mantello. E quanti lo toccavano guarivano.
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Sulle
Offerte
Santifica, o Dio, i doni che ti presentiamo e trasforma in offerta perenne tutta la nostra vita in unione alla vittima spirituale, il tuo servo Gesù, unico sacrificio a te gradito. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Propítius, Dómine, quæsumus, hæc dona sanctífica, et, hóstiæ spiritális oblatióne suscépta, nosmetípsos tibi pérfice munus ætérnum. Per Christum..
Antifona
alla Comunione
Sap
16,20
Ci hai mandato, Signore,
un pane dal cielo,
un pane che porta in sé ogni dolcezza
e soddisfa ogni desiderio.
Panem de cælo dedísti nobis,
Dómine, habéntem omne delectaméntum.
Oppure:
Gv 6,35
Dice il Signore: «Io sono il pane di vita;
chi viene a me, non avrà più fame,
e chi crede in me, non avrà più sete».
Jn 6,35
Ego sum panis vitæ, dicit Dóminus.
Qui venit ad me non esúriet, et qui credit in me non sítiet.
Dopo
la Comunione
Accompagna con la tua continua protezione, Signore, il popolo che hai nutrito con il pane del cielo e rendilo degno dell'eredità eterna. Per Cristo nostro Signore.
Quos
cælésti récreas múnere, perpétuo, Dómine, comitáre præsídio, et, quos
fovére non désinis, dignos fíeri sempitérna redemptióne concéde. Per
Christum..
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