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Messale * |
III
SETTIMANA DEL T.O. ANNO
PARI
- MERCOLEDÌ
MESSALE
Antifona
d'Ingresso Sal
95,1.6
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore da tutta la terra;
splendore e maestà dinanzi a lui,
potenza e bellezza nel suo santuario.
Cantáte Dómino cánticum novum,
cantáte Dómino, omnis terra.
Conféssio et pulchritúdo in conspéctu eius,
sánctitas et magnificéntia in sanctificatióne eius.
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, guida i nostri atti secondo la tua volontà, perché nel nome del tuo diletto Figlio portiamo frutti generosi di opere buone. Per il nostro Signore...
Omnípotens sempitérne Deus, dírige actus nostros in beneplácito tuo, ut in nómine dilécti Fílii tui mereámur bonis opéribus abundáre. Per Dóminum.
LITURGIA
DELLA PAROLA
Prima
Lettura
2 Sam 7, 4-17
Io susciterò un tuo
discendente dopo di te e renderò stabile il suo regno.
Dal secondo libro di Samuèle
In quei giorni, fu
rivolta a Natan questa parola del Signore: «Va’ e di’ al mio servo
Davide: Così dice il Signore: “Forse tu mi costruirai una casa, perché
io vi abiti? Io infatti non ho abitato in una casa da quando ho fatto
salire Israele dall’Egitto fino ad oggi; sono andato vagando sotto una
tenda, in un padiglione. Durante tutto il tempo in cui ho camminato
insieme con tutti gli Israeliti, ho forse mai detto ad alcuno dei
giudici d'Israele, a cui avevo comandato di pascere il mio popolo
Israele: Perché non mi avete edificato una casa di cedro?”.
Ora dunque dirai al mio servo Davide: Così dice il Signore degli
eserciti: “Io ti ho preso dal pascolo, mentre seguivi il gregge, perché
tu fossi capo del mio popolo Israele. Sono stato con te dovunque sei
andato, ho distrutto tutti i tuoi nemici davanti a te e renderò il tuo
nome grande come quello dei grandi che sono sulla terra.
Fisserò un luogo per Israele, mio popolo, e ve lo pianterò perché vi
abiti e non tremi più e i malfattori non lo opprimano come in passato e
come dal giorno in cui avevo stabilito dei giudici sul mio popolo
Israele. Ti darò riposo da tutti i tuoi nemici. Il Signore ti annuncia
che farà a te una casa.
Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu dormirai con i tuoi padri, io
susciterò un tuo discendente dopo di te, uscito dalle tue viscere, e
renderò stabile il suo regno. Egli edificherà una casa al mio nome e io
renderò stabile il trono del suo regno per sempre. Io sarò per lui padre
ed egli sarà per me figlio. Se farà il male, lo colpirò con verga d’uomo
e con percosse di figli d’uomo, ma non ritirerò da lui il mio amore,
come l’ho ritirato da Saul, che ho rimosso di fronte a te. La tua casa e
il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a te, il tuo trono sarà
reso stabile per sempre”».
Natan parlò a Davide secondo tutte queste parole e secondo tutta questa
visione.
Salmo
Responsoriale
Dal Salmo 88
La bontà del
Signore dura in eterno.
Tu hai detto, Signore:
«Ho stretto un’alleanza con il mio eletto,
ho giurato a Davide, mio servo.
Stabilirò per sempre la tua discendenza,
di generazione in generazione edificherò il tuo trono.
Egli mi invocherà: “Tu sei mio padre,
mio Dio e roccia della mia salvezza”.
Io farò di lui il mio primogenito,
il più alto fra i re della terra.
Gli conserverò sempre il mio amore,
la mia alleanza gli sarà fedele.
Stabilirò per sempre la sua discendenza,
il suo trono come i giorni del cielo».
Canto
al Vangelo Mc
4,19
Alleluia,
alleluia.
Il seme è la
parola di Dio,
il seminatore è Cristo:
chiunque trova lui, ha la vita eterna.
Alleluia.
Vangelo
Mc
4,1-20
Il
seminatore uscì a seminare.
Dal
Vangelo secondo Marco
In quel tempo,
Gesù cominciò di nuovo a insegnare lungo il mare. Si riunì attorno a lui
una folla enorme, tanto che egli, salito su una barca, si mise a sedere
stando in mare, mentre tutta la folla era a terra lungo la riva.
Insegnava loro molte cose con parabole e diceva loro nel suo
insegnamento: «Ascoltate. Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre
seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la
mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era
molta terra; e subito germogliò perché il terreno non era profondo, ma
quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra
parte cadde tra i rovi, e i rovi crebbero, la soffocarono e non diede
frutto. Altre parti caddero sul terreno buono e diedero frutto:
spuntarono, crebbero e resero il trenta, il sessanta, il cento per uno».
E diceva: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
Quando poi furono da soli, quelli che erano intorno a lui insieme ai
Dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed egli diceva loro: «A voi è
stato dato il mistero del regno di Dio; per quelli che sono fuori invece
tutto avviene in parabole, affinché guardino, sì, ma non vedano,
ascoltino, sì, ma non comprendano, perché non si convertano e venga loro
perdonato».
E disse loro: «Non capite questa parabola, e come potrete comprendere
tutte le parabole? Il seminatore semina la Parola. Quelli lungo la
strada sono coloro nei quali viene seminata la Parola, ma, quando
l’ascoltano, subito viene Satana e porta via la Parola seminata in loro.
Quelli seminati sul terreno sassoso sono coloro che, quando ascoltano la
Parola, subito l’accolgono con gioia, ma non hanno radice in se stessi,
sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o
persecuzione a causa della Parola, subito vengono meno. Altri sono
quelli seminati tra i rovi: questi sono coloro che hanno ascoltato la
Parola, ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e la seduzione
della ricchezza e tutte le altre passioni, soffocano la Parola e questa
rimane senza frutto. Altri ancora sono quelli seminati sul terreno
buono: sono coloro che ascoltano la Parola, l’accolgono e portano
frutto: il trenta, il sessanta, il cento per uno».
Sulle
Offerte
Accogli i nostri doni, Padre misericordioso, e consacrali con la potenza del tuo Spirito, perché diventino per noi sacramento di salvezza. Per Cristo nostro Signore.
Múnera nostra, Dómine, súscipe placátus, quæ sanctificándo nobis, quæsumus, salutária fore concéde. Per Christum.
Antifona
alla Comunione
Sal
33,6
Guardate al Signore e sarete raggianti,
e il vostro volto non sarà confuso.
Accédite ad Dóminum et illuminámini,
et fácies vestræ non confundéntur.
Oppure:
Gv
8,12
«Io sono la luce del mondo», dice il Signore;
«chi segue me, non cammina nelle tenebre,
ma
avrà la luce della vita».
Ego sum lux mundi, dicit Dóminus;
qui séquitur me,
non ámbulat in ténebris,
sed habébit lumen vitæ.
Dopo
la Comunione
O Dio, che in questi santi misteri ci hai nutriti col corpo e col sangue del tuo Figlio,
fa' che ci rallegriamo sempre del tuo dono, sorgente inesauribile di vita nuova. Per Cristo nostro Signore.
Præsta nobis, quæsumus, omnípotens Deus, ut, vivificatiónis tuæ grátiam consequéntes, in tuo semper múnere gloriémur. Per Christum.
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