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Messale * |
II
SETTIMANA DEL T.O. ANNO
DISPARI
- MERCOLEDÌ
MESSALE
Antifona
d'Ingresso Sal
65,4
Tutta la terra ti adori, o Dio,
e inneggi a te:
inneggi al tuo nome, o Altissimo.
Omnis terra adóret te, Deus, et psallat tibi;
psalmum dicat nómini tuo, Altíssime.
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, che governi il cielo e la terra, ascolta con bontà le preghiere del tuo popolo e dona ai nostri giorni la tua pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Omnípotens sempitérne Deus, qui cæléstia simul et terréna moderáris, supplicatiónes pópuli tui cleménter exáudi, et pacem tuam nostris concéde tempóribus. Per Dóminum.
LITURGIA
DELLA PAROLA
Prima
Lettura
Eb 7,1-3.15-17
Tu sei sacerdote
per sempre secondo l’ordine di Melchìsedek.
Dalla lettera agli Ebrei
Fratelli, Melchìsedek, re
di Salem, sacerdote del Dio altissimo, andò incontro ad Abramo mentre
ritornava dall’avere sconfitto i re e lo benedisse; a lui Abramo diede
la decima di ogni cosa.
Anzitutto il suo nome significa “re di giustizia”; poi è anche re di
Salem, cioè “re di pace”. Egli, senza padre, senza madre, senza
genealogia, senza principio di giorni né fine di vita, fatto simile al
Figlio di Dio, rimane sacerdote per sempre.
[Ora,] sorge, a somiglianza di Melchìsedek, un sacerdote differente, il
quale non è diventato tale secondo una legge prescritta dagli uomini, ma
per la potenza di una vita indistruttibile. Gli è resa infatti questa
testimonianza:
«Tu sei sacerdote per sempre
secondo l’ordine di Melchìsedek».
Salmo
Responsoriale Dal
Salmo 109
Tu sei
sacerdote per sempre, Cristo Signore.
Oracolo del Signore al
mio signore:
«Siedi alla mia destra
finché io ponga i tuoi nemici
a sgabello dei tuoi piedi».
Lo scettro del tuo potere
stende il Signore da Sion:
domina in mezzo ai tuoi nemici!
A te il principato
nel giorno della tua potenza
tra santi splendori;
dal seno dell’aurora,
come rugiada, io ti ho generato.
Il Signore ha giurato e non si pente:
«Tu sei sacerdote per sempre
al modo di Melchìsedek».
Canto
al Vangelo
Alleluia,
alleluia.
Gesù annunciava il vangelo del
Regno
e guariva ogni sorta di malattie e infermità nel popolo.
Alleluia.
Vangelo
È lecito in giorno di
sabato salvare una vita o ucciderla?
Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù entrò
di nuovo nella sinagoga. Vi era lì un uomo che aveva una mano
paralizzata, e stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato, per
accusarlo.
Egli disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati, vieni qui in
mezzo!». Poi domandò loro: «È lecito in giorno di sabato fare del bene o
fare del male, salvare una vita o ucciderla?». Ma essi tacevano. E
guardandoli tutt’intorno con indignazione, rattristato per la durezza
dei loro cuori, disse all’uomo: «Tendi la mano!». Egli la tese e la sua
mano fu guarita.
E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro
di lui per farlo morire.
Sulle
Offerte
Concedi a noi tuoi fedeli, Signore, di partecipare degnamente ai santi misteri
perché, ogni volta che celebriamo questo memoriale del sacrificio del tuo Figlio, si compie l'opera della nostra redenzione. Per Cristo nostro Signore.
Concéde nobis, quæsumus, Dómine, hæc digne frequentáre mystéria, quia,
quóties huius hóstiæ commemorátio celebrátur, opus nostræ redemptiónis
exercétur. Per Christum.
Antifona
alla Comunione
Sal
22,5
Dinnanzi a me hai preparato una mensa
e il mio calice trabocca.
Parásti in conspéctu meo mensam,
et calix meus inébrians quam præclárus est!
Oppure:
1
Gv 4,16
Abbiamo
conosciuto l'amore che Dio ha per noi
e
vi abbiamo creduto.
Nos cognóvimus et credídimus caritáti,
quam Deus habet in nobis.
Oppure: 1Gv 4, 16
Abbiamo
conosciuto l'amore che Dio ha per noi
e vi abbiamo creduto.
Dopo
la Comunione
Infondi in noi, o Padre, lo Spirito del tuo amore, perché nutriti con l'unico pane di vita formiamo un cuor solo e un'anima sola. Per
Cristo nostro Signore.
Spíritum nobis, Dómine, tuæ caritátis infúnde, ut, quos uno cælésti pane satiásti, una fácias pietáte concórdes. Per Christum.
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