A
te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi
invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Deh!
per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’immacolata
Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo
Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità,
che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto
sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi,
o provvido Custode della Divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù
Cristo; cessa da noi, o Padre amantissimo, cotesta peste di errori e di
vizi, che ammorba il mondo; ci assisti propizio dal Cielo in questa
lotta contro il potere delle tenebre, o
nostro fortissimo Protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la
minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la Santa Chiesa
di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora sopra
ciascuno di noi il tuo patrocinio, acciocchè a tuo esempio, e mercè il
tuo soccorso, possiamo virtuosamente
vivere, piamente morire, e
conseguire l’eterna
beatitudine in cielo.
E così sia.
Indulgenza
di 7 anni e 7 quarantene ogni volta che si recita la detta
orazione.
(Enciclica
di S. S. Leone:
Quanquam pluries del 15
Agosto 1889).
IMPRIMATUR:
Genuae,
29 Juli 1909
- C.
De
Amicis
Vie.
G.
|