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PROPRIO DELLA S. MESSA tratto dal Missale Romanum a.D. 1962 promulgatum e traduzione italiana delle letture secondo
la traduzione proposta dalle CEI
IV DOMENICA MOBILE
INTRÓITUS Ier. 29, 11, 12 et 10 - Dicit Dóminus: Ego cógito cogitatiónes pacis, et non afflictiónis: invocábitis me, et ego exáudiam vos: et redúcam captivitátem vestram de cunctis locis. Ps. 84, 2 - Benedixísti, Dómine, terram tuam: avertísti captivitátem Iacob. Glória Patri… Ier. 29, 11, 12 et 10 - Dicit Dóminus:…
Ger. 29, 11, 12 e 10 - Dice il Signore: Io ho pensieri di pace e non di afflizione: mi invocherete e io vi esaudirò: vi ricondurrò da tutti i luoghi in cui siete stati condotti. Sal. 84, 2 - Hai benedetta la tua terra, o Signore: hai distrutta la schiavitú di Giacobbe. Gloria al Padre… Ger. 29, 11, 12 e 10 - Dice il Signore:…
ORÁTIO
Præsta, quǽsumus,
omnípotens Deus: ut semper rationabília meditántes, quæ tibi sunt
plácita, et dictis exsequámur, et factis. Per Dóminum nostrum Iesum
Christum, Fílium tuum, qui tecum vivit et regnat, in unitáte Spíritus
Sancti, Deus, per ómnia sǽcula sæculórum.
Concedi, o Dio onnipotente, Te ne preghiamo: che, sempre meditando cose
ragionevoli, compiamo a parole e fatti ciò che piace a Te. Per il nostro
Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con Te,
nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli.
EPISTOLA Léctio Epístolæ B. Pauli Ap. ad I Thessalonicénses, 1, 2-10
Fratres: Grátias ágimus Deo semper pro ómnibus vobis, memóriam
vestri faciéntes in oratiónibus nostris sine intermissióne, mémores
óperis fídei vestræ, et labóris, et caritátis, et sustinéntiæ spei
Dómini nostri Iesu Christi, ante Deum et Patrem nostrum: sciéntes,
fratres, dilécti a Deo, electiónem vestram: quia Evangélium nostrum non
fuit ad vos in sermóne tantum, sed et in virtúte, et in Spíritu Sancto,
et in plenitúdine multa, sicut scitis quales fuérimus in vobis propter
vos. Et vos imitatóres nostri facti estis, et Dómini, excipiéntes verbum
in tribulatióne multa, cum gáudio Spíritus Sancti: ita ut facti sitis
forma ómnibus credéntibus in Macedónia, et in Acháia. A vobis enim
diffamátus est sermo Dómini, non solum in Macedónia et in Acháia, sed et
in omni loco fides vestra, quæ est ad Deum, profécta est, ita ut non sit
nobis necésse quidquam loqui. Ipsi enim de nobis adnúntiant qualem
intróitum habuérimus ad vos: et quómodo convérsi estis ad Deum a
simulácris, servíre Deo vivo et vero, et exspectáre Fílium eius de
coelis (quem suscitávit ex mórtuis) Iesum, qui erípuit non ab ira
ventúra.
Fratelli, ringraziamo sempre Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere, continuamente memori davanti a Dio e Padre nostro del vostro impegno nella fede, della vostra operosità nella carità e della vostra costante speranza nel Signore nostro Gesù Cristo. Noi ben sappiamo, fratelli amati da Dio, che siete stati eletti da lui. Il nostro vangelo, infatti, non si è diffuso fra voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con potenza e con Spirito Santo e con profonda convinzione, come ben sapete che siamo stati in mezzo a voi per il vostro bene. E voi siete diventati imitatori nostri e del Signore, avendo accolto la parola con la gioia dello Spirito Santo anche in mezzo a grande tribolazione, così da diventare modello a tutti i credenti che sono nella Macedonia e nell'Acaia. Infatti la parola del Signore riecheggia per mezzo vostro non soltanto in Macedonia e nell'Acaia, ma la fama della vostra fede in Dio si è diffusa dappertutto, di modo che non abbiamo più bisogno di parlarne. Sono loro infatti a parlare di noi, dicendo come noi siamo venuti in mezzo a voi e come vi siete convertiti a Dio, allontanandovi dagli idoli, per servire al Dio vivo e vero e attendere dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, Gesù, che ci libera dall'ira ventura. M. - Deo grátias.
GRADUALE Ps. 43, 8-9 - Liberásti nos, Dómine, ex affligéntibus nos: et eos, qui nos odérunt, confundísti. In Deo laudábimur tota die, et in nómine tuo confitébimur in sǽcula.
Sal. 43, 8-9 - Ci liberasti da coloro che ci affliggevano, o Signore, e confondesti quelli che ci odiavano. In Dio ci glorieremo tutto il giorno e celebreremo il suo nome in eterno.
ALLELÚIA Allelúia, allelúia. Ps. 129, 1-2 - De profúndis clamávi ad te, Dómine: Dómine, exáudi oratiónem meam. Allelúia.
Allelúia, allelúia. Sal. 129, 1-2 - Dal profondo Ti invoco, o Signore: o Signore, esaudisci la mia preghiera. Allelúia.
EVANGÉLIUM Sequéntia S. Evangélii secundum Matthǽum, 13, 31-35
In illo témpore: Dixit
Iesus turbis parábolam hanc: Símile est regnum coelórum grano sinápis,
quod accípiens homo seminávit in agro suo: quod mínimum quidem est
ómnibus semínibus: cum áutem créverit, maius est ómnibus oléribus, et
fit arbor, ita ut vólucres cæli véniant, et hábitent in ramis eius.
Aliam parábolam locútus est eis: Símile est regnum coelórum ferménto,
quod accéptum múlier abscóndit in farínæ satis tríbus, donec fermentátum
est totum. Hæc ómnia locútus est Iesus in parábolas ad turbas: et sine
parábolis non loquebátur eis: ut implerétur quod díctum erat per
Prophétam dicéntem: Apériam in parábolis os meum, eructábo abscóndita a
constitutióne mundi.
In quel tempo Gesù, un'altra parabola espose loro: "Il regno dei
cieli si può paragonare a un granellino di senapa, che un uomo prende e
semina nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una
volta cresciuto, è più grande degli altri legumi e diventa un albero,
tanto che vengono gli uccelli del cielo e si annidano fra i suoi rami".
Un'altra parabola disse loro: "Il regno dei cieli si può paragonare al
lievito, che una donna ha preso e impastato con tre misure di farina
perché tutta si fermenti". Tutte queste cose Gesù disse alla folla in
parabole e non parlava ad essa se non in parabole, perché si adempisse
ciò che era stato detto dal profeta: Aprirò la mia bocca in parabole,
proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo.
ANTÍPHONA AD OFFERTÓRIUM Ps. 129, 1-2 - De profúndis clamávi ad te, Dómine: Dómine, exáudi oratiónem meam: de profúndis clamávi ad te, Dómine.
Sal, 129, 1-2 - Dal profondo Ti invoco, o Signore: o Signore, esaudisci la mia preghiera: dal profondo Ti invoco, o Signore.
SECRÉTA
Hæc nos oblátio, Deus, mundet, quǽsumus, et renóvet, gubérnet, et
prótegat. Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum
vivit et regnat, in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sǽcula
sæculórum.
Questa nostra oblazione, Te ne preghiamo, o Dio, ci purifichi e rinnovi, ci governi e protegga. Per nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli. M. Amen.
PREFAZIO DELLA SS. TRINITÀ
COMMÚNIO Mc. 11, 20 - Amen dico vobis, quidquid orántes pétitis, crédite quia accipiétis, et fiet vobis.
Marco, 11, 20 - In verità vi dico: tutto quello che domandate, credete di ottenerlo e vi sarà dato.
POSTCOMMÚNIO
Coeléstibus, Dómine,
pasti delíciis; quǽsumus; ut semper éadem, per quæ veráciter vívimus,
appetámus. Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum
vivit et regnat, in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sǽcula
sæculórum.
Nutriti del cibo celeste, concedici, o Signore, di anelare sempre a ciò
per mezzo di cui veramente viviamo. Per nostro Signore Gesù Cristo, tuo
Figlio, che è Dio, e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito
Santo, per tutti i sécoli dei sécoli.
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