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PROPRIO DELLA S. MESSA tratto dal Missale Romanum a.D. 1962 promulgatum e traduzione italiana delle letture secondo la traduzione proposta dalle CEI
X DOMENICA
INTRÓITUS Ps. 54, 17, 18, 20 et 23 - Cum clamárem ad Dóminum, exaudívit vocem meam, ab his, qui appropínquant mihi: et humiliávit eos qui est ante sǽcula, et manet in ætérnum: iacta cogitátum tuum in Dómino, et ipse te enútriet. Ps. 54, 2 - Exáudi, Deus, oratiónem meam, et ne despéxeris deprecatiónem meam: inténde mihi, et exáudi me. Glória Patri… Ps. 54, 17, 18, 20 et 23 - Cum clamárem ad Dóminum,…
Sal. 54, 17, 18, 20 e 23 - Quando invocai il Signore, esaudí la mia preghiera, salvandomi da quelli che stavano contro di me: e li umiliò, Egli che è prima di tutti i secoli e sarà in eterno: abbandona al Signore ogni tua cura ed Egli ti nutrirà. Sal. 53, 3 - O Signore, esaudisci la mia preghiera e non disprezzare la mia supplica: ascoltami ed esaudiscimi. Gloria al Padre… Sal. 54, 17, 18, 20 e 23 - Quando invocai il Signore,…
ORÁTIO
Deus, qui omnipoténtiam tuam parcéndo máxime et miserándo maniféstas:
multíplica super nos misericórdiam tuam: ut, ad tua promíssa curréntes,
coeléstium bonórum fácias esse consórtes. Per Dóminum nostrum Iesum
Christum, Fílium tuum, qui tecum vívit et regnat in unitáte Spíritus
Sancti, Deus, per ómnia sǽcula sæculórum.
O
Dio, che manifesti la tua onnipotenza soprattutto perdonando e
compatendo, moltiplica su di noi la tua misericordia, affinché quanti
anelano alle tue promesse, Tu li renda partecipi dei beni celesti. Per
il nostro Signore Gesú Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con
Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli.
EPISTOLA Léctio Epístolæ B. Pauli Ap. ad Corínthios, I, 12, 2-11
Fratres: Scitis quóniam cum gentis essétis, ad simulácra muta prout
ducebámini eúntes.
Ideo notum vobis fácio, quod nemo in Spíritu Dei loquens, dicit anáthema
Iesu.
Et nemo potest dícere, Dóminus Iesus, nisi in Spíritu Sancto. Divisiónes
vero gratiárum sunt, idem autem Spíritus. Et divisiónes ministratiónum
sunt, idem autem Dóminus. Et divisiónes operatiónum sunt, idem vero
Deus, qui operátur ómnia in ómnibus. Unicuíque autem datur manifestátio
Spíritus ad utilitátem. Alii quidem per Spíritum datur sermo sapiéntiæ:
álii autem sermo sciéntiæ secúndum eúmdem Spíritum: álteri fides in
eódem Spíritu: álii grátia sanitátum in uno Spíritu: álii operátio
virtútum, álii prophetía, álii discrétio spirítuum, álii génera
linguárum, álii impertrátio sermónum. Hæc autem ómnia operátur unus
atque idem Spíritus, dívidens síngulis prout vult.
Fratelli: Sapete che
quando eravate pagani, eravate trascinati verso i muti idoli. Perciò io
vi avverto che nessuno, che parli per lo Spirito di Dio, dice:
Maledizione a Gesú. E nessuno può dire: Signore Gesú, se non dallo
Spirito Santo. Vi sono bensí diversità di carismi, ma lo Spirito è uno
solo. E vi sono diversità di ministeri, ma non v’è che un solo Signore.
E vi è anche diversità di operazioni, ma non v’è che un solo Dio, che
opera tutto in tutti. Infatti a ciascuno è concessa la manifestazione
dello Spirito a fini utili. Dallo Spirito, ad uno è concessa la parola
della sapienza, a un altro la parola della scienza sempre dal medesimo
Spirito, a un altro la fede nello stesso Spirito, a un altro il dono
delle guarigioni nell’unico Spirito, a un altro il dono di operare
miracoli, a un altro la profezia, a un altro il discernimento degli
spiriti, a un altro ogni genere di lingue, a un altro l’interpretazione
delle lingue. Ma tutto questo è il medesimo e unico Spirito che lo
opera, dando a ciascuno secondo che gli piace.
GRADUALE Ps. 16, 8 et 2 - Custódi me, Dómine, ut pupíllam óculi: sub umbra alárum tuárum prótege me. De vultu tuo iudícium meum pródeat: óculi tui vídeant æquitátem.
Sal. 16, 8 e 2 - Custodiscimi, o Signore, come la pupilla dell’occhio: proteggimi sotto l’ombra delle tue ali. Venga da Te proclamato il mio diritto: poiché i tuoi occhi vedono l’equità.
ALLELÚIA Allelúia, allelúia. Ps. 64, 2 - Te decet hymnus, Deus, in Sion: et tibi reddétur votum in Ierúsalem. Allelúia.
Allelúia, allelúia. Sal. 64, 2 - A Te, o Dio, si addice l’inno in Sion: a Te si sciolga il voto in Gerusalemme. Allelúia.
EVANGÉLIUM Sequéntia S. Evangélii secundum Lucam, 18, 9-14
In illo témpore: Dixit
Iesus ad quosdam qui in se confidébant tamquam iusti, et aspernabántur
céteros, parábolam istam: Duo hómines ascendérunt in templum ut orárent:
unus pharisǽus, et alter publicánus. Pharisǽus stans, hæc apud se orábat:
Deus, grátias ago tibi, quia non sum sicut céteri hóminum: raptóres,
iniústi, adúlteri: velut étiam hic publicánus. Ieiúno bis in sábbato:
décimas do ómnium, quæ possídeo. Et publicánus a longe stans nolébat nec
óculos ad cælum leváre: sed percutiébat pectus suum, dicens: Deus,
propítius esto mihi peccatóri.
Dico vobis: descéndit hic iustificátus in domum suam ab illo: quia omnis
qui se exáltat, humiliábitur: et qui se humíliat, exaltábitur.
In quel tempo: Ad
alcuni che si ritenevano giusti e disprezzavano gli altri, Gesú disse
questa parabola: Due uomini salirono al tempio per pregare: uno era
fariseo, l’altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava cosí
entro di sé: Signore, Ti ringrazio perché non sono come gli altri
uomini, ladri, ingiusti, adulteri, o come anche questo pubblicano. Io
digiuno due volte il sabato e dò le decime di tutto quello che posseggo.
E il pubblicano, stando lontano, non osava neppure levare lo sguardo in
alto, ma si percuoteva il petto, dicendo: O Dio, sii clemente con me
peccatore. Orbene, io vi dico che questi ritornò a casa sua giustificato
a preferenza dell’altro, poiché chi si esalta verrà umiliato e chi si
umilia verrà esalato.
ANTÍPHONA AD OFFERTÓRIUM Ps. 24, 1-3 - Ad te, Dómine, levávi ánimam meam: Deus meus, in te confído, non erubéscam: neque irrídeant me inimíci mei: étenim univérsi, qui te exspéctant, non confundéntur.
Sal. 24, 1-3 - A Te, o Signore, ho innalzata l’ànima mia: o Dio mio, in Te confido, che io non abbia ad arrossire: che non mi irridano i miei nemici: poiché quanti a Te si affidano non saranno confusi.
SECRÉTA
Tibi, Dómine,
sacrifícia dicáta reddántur: quæ sic ad honórem nóminis tui deferénda
tribuísti, ut éadem remédia fíeri nostra præstáres. Per Dóminum nostrum
Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum vívit et regnat in unitáte
Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sǽcula sæculórum.
A
Te, o Signore, siano consacrate queste oblazioni, che in questo modo
volesti offerte ad onore del tuo nome, da giovare pure a nostro rimedio.
Per il nostro Signore Gesú Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive regna
con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli.
PREFAZIO DELLA SS. TRINITÀ
COMMÚNIO Ps. 50, 21 - Acceptábis sacrifícium iustítiæ, oblatiónes, et holocáusta, super altáre tuum, Dómine.
Sal. 50, 21 - Gradirai, o Signore, il sacrificio di giustizia, le oblazioni e gli olocausti sopra il tuo altare.
POSTCOMMÚNIO
Quǽsumus, Dómine Deus noster: ut, quos divínis reparáre non désinis
sacraméntis, tuis non destítuas benígnus auxíliis. Per Dóminum nostrum
Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum vívit et regnat in unitáte
Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sǽcula sæculórum.
Ti
preghiamo, o Signore Dio nostro: affinché benigno non privi dei tuoi
aiuti coloro che non tralasci di rinnovare con divini sacramenti. Per il
nostro Signore Gesú Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con
Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli.
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