|
|
|
PROPRIO DELLA S. MESSA tratto dal Missale Romanum a.D. 1962 promulgatum e traduzione italiana delle letture secondo
la traduzione proposta dalle CEI
9
NOVEMBRE
INTRÓITUS Gen. 28, 17. Terríbilis est locus iste: hic domus Dei est et porta coeli: et vocábitur aula Dei. (T.P. Allelúja, allelúja.) Ps. 83, 2-3. Quam dilécta tabernácula tua, Dómine virtútum! concupíscit, et déficit ánima mea in átria Dómini. Glória Patri.
Terribile è questo luogo! Qui è la casa di Dio, la porta del cielo, e sarà chiamata dimora di Dio. Quanto amabili sono le tue dimore, o Signore altissimo! La mia anima anela e si strugge per la casa del Signore.
ORÁTIO Deus, qui nobis per síngulos annos hujus sancti templi tui consecratiónis réparas diem, et sacris semper mystériis repæséntas incólumes: exáudi preces pópuli tui, et præsta; ut, quisquis hoc templum benefícia petitúrus ingréditur, cuncta se impetrásse lætétur. Per Dóminum.
O Dio, che ogni anno ci fai rivivere il giorno della consacrazione di questo tuo santo tempio e ci concedi di assistere ancora sani e salvi ai sacri misteri, esaudisci le preghiere del tuo popolo e fa’ che chiunque entra in questo tempio per domandare grazie, abbia la gioia di ottenerla. Per il nostro Signore.
EPISTOLA Léctio libri Apocalýpsis beáti Joánnis Apóstoli. Apoc. 21, 2-5.
In diébus illis: Vidi sanctam civitátem Jerúsalem novam descendéntem de coelo a Deo, parátam sicut sponsam ornátam viro suo. Et audívi vocem magnam de throno dicéntem: Ecce tabernáculum Dei cum homínibus, et habitábit cum eis. Et ipsi pópulus ejus erunt, et ipse Deus cum eis erit eórum Deus: et abstérget Deus omnem lácrimam ab óculis eórum: et mors ultra non erit, neque luctus neque clamor neque dolor erit ultra, quia prima abiérunt. Et dixit, qui sedébat in throno: Ecce, nova fácio ómnia. M. - Deo grátias.
In quei giorni: Vidi la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Udii allora una voce potente che usciva dal trono: "Ecco la dimora di Dio con gli uomini! Egli dimorerà tra di loro ed essi saranno suo popolo ed egli sarà il "Dio-con-loro". E tergerà ogni lacrima dai loro occhi; non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno, perché le cose di prima sono passate". E Colui che sedeva sul trono disse: "Ecco, io faccio nuove tutte le cose"; e soggiunse: "Scrivi, perché queste parole sono certe e veraci. M. - Deo grátias.
GRADUALE Locus iste a Deo factus est, inæstimábile sacraméntum, irreprehensíbilis est. Deus, cui astat Angelórum chorus, exáudi preces servórum tuórum.
Questo luogo scelto da Dio, arcano mistero, è infinitamente Santo. O Dio, alla cui presenza sta il coro degli Angeli, esaudisci le preghiere dei tuoi servi.
ALLELÚIA Allelúja, allelúja. Ps. 137, 2. Adorábo ad templum sanctum tuum: et confitébor nómini tuo. Allelúja.
Allelúja, allelúja. Ps. 137, 2. mi prostrerò nel tuo tempio santo e loderò il tuo nome. Allelúja.
EVANGÉLIUM Sequéntia sancti Evangélii secúndum Lucam. Luc. 19, 1-10.
In illo témpore: Ingréssus Jesus perambulábat Jéricho. Et ecce, vir nómine Zachǽus: et hic princeps erat publicanórum, et ipse dives: et quærébat vidére Jesum, quis esset: et non póterat præ turba, quia statúra pusíllus erat. Et præcúrrens ascéndit in arborem sycómorum, ut vidéret eum; quia inde erat transitúrus. Et cum venísset ad locum, suspíciens Jesus vidit illum, et dixit ad eum: Zachǽe, féstinans descénde; quia hódie in domo tua opórtet me manére. Et féstinans descéndit, et excépit illum gaudens. Et cum vidérent omnes, murmurábant, dicéntes, quod ad hóminem peccatórem divertísset. Stans au tem Zachǽus, dixit ad Dóminum: Ecce, dimídium bonórum meórum, Dómine, do paupéribus: et si quid áliquem defraudávi, reddo quádruplum. Ait Jesus ad eum: Quia hódie salus dómui huic facta est: eo quod et ipse fílius sit Abrahæ. Venit enim Fílius hóminis quǽrere et salvum fácere, quod períerat. M. - Laus tibi Christe.
Entrato in Gerico, attraversava la città. Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: "Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua". In fretta scese e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: "È andato ad alloggiare da un peccatore!". Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: "Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto". Gesù gli rispose: "Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo; il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto". M. - Laus tibi Christe.
ANTÍPHONA AD OFFERTÓRIUM Dómine Deus, in simplicitáte cordis mei lætus óbtuli univérsa; et pópulum tuum, qui repertus est, vidi cum ingénti gáudio: Deus Israël, custódi hanc voluntátem, allelúja.
O Signore Dio, in semplicità di cuore Ti ho offerto con gioia ogni cosa ; con incontenibile letizia ho visto raccolto il tuo popolo: Dio i Israele, custodisci questa volontà. Alleluia.
SECRÉTA
Annue, quǽsumus, Dómine, précibus nostris: ut, quicúmque intra templi
hujus, nis diem celebrámus, ámbitum continémur, plena tibi atque
perfécta córporis et ánimæ devotióne placeámus; ut, dum hæc vota
præséntia réddimus, ad ætérna prǽmia, te adjuvante, perveníre mereámur.
Per Dóminum.
Accondiscendi, o signore, alle nostre preghiere, affinché quanti siano riuniti in questo tempio per celebrare l’anniversario della sua consacrazione, siano a Te graditi per la perfetta e totale offerta del corpo e dell’anima e fa’ che, presentandoti questi doni nel tempo presente, col tuo aiuto giungano alla ricompensa eterna. Per il nostro Signore.
PREFAZIO DELLA SS. TRINITÀ
COMMÚNIO Matth. 21, 13. Domus mea domus oratiónis vocábitur, dicit Dóminus: in ea omnis, qui pétii, accipit; et qui quærit, invénit; et pulsánti aperiétur.
Matth. 21, 13.La mia casa sarà chiamata casa di preghiera, dice il Signore. Chiunque in essa domanda riceve, che cerca trova ed a chi bussa sarà aperto.
POSTCOMMÚNIO Deus, qui de vivis et electis lapídibus ætérnum majestáti tuæ prǽparas habitáculum: auxiliáre pópulo tuo supplicánti; ut, quod Ecclésiæ tuæ corporálibus próficit spátiis, spirituálibus amplificétur augméntis. Per Dóminum nostrum.
O Dio, che prepari alla tua maestà un’eterna dimora di pietre vive ed elette, vieni in aiuto al tuo popolo che ti supplica, come la tua Chiesa si estende materialmente (con i suoi Templi), così si dilati per spirituali incrementi. Per il nostro Signore.
|
|
|
www.maranatha.it | |