|
|
|
PROPRIO DELLA S. MESSA tratto dal Missale Romanum a.D. 1962 promulgatum e traduzione italiana delle letture secondo la traduzione proposta dalle CEI
29
SETTEMBRE
INTRÓITUS Ps.102, 20 - Benedícite Dóminum, omnes Ángeli eius: poténtes virtúte, qui fácitis verbum eius, ad audiéndam vocem sermónum eius. Ps. 102, 1 - Bénedic, ánima mea, Dómino: et ómnia, quæ intra me sunt, nómini sancto eius. Glória Patri… Ps.102, 20 - Benedícite Dóminum, omnes Ángeli…
Sal. 102, 20 - Benedite il Signore, voi tutti Ángeli suoi: gagliardi esecutori dei suoi ordini, pronti ad una sua parola. Sal. 102, 1 - Benedici, ànima mia, il Signore, e tutto il mio intimo benedica il suo santo nome. Gloria al Padre… Sal. 102, 20 - Benedite il Signore, voi tutti Ángeli …
ORÁTIO
Deus, qui miro órdine Angelórum
ministéria hominúmque dispénsas: concéde propítius, ut, a quibus tibi
ministrántibus in coelo semper assístitur, ab his in terra vita nostra
muniátur. Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum
vívit et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sǽcula
sæculórum.
O Dio, che con
ordine meraviglioso distribuisci gli uffici degli Angeli e degli uomini,
concédici, propizio, che da coloro che in cielo continuamente servono
alla tua presenza, sia difesa in terra la nostra vita. Per il nostro
Signore Gesú Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con Te,
nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli.
EPISTOLA Léctio libri Apocalypsis B. Ioánnis Ap., 1, 1-5
In diébus illis: Significávit Deus
quæ opórtet fíeri cito, mittens per Ángelum suum servo suo Ioánni, qui
testimónium perhíbuit verbo Dei, et testimónium Iesu Christi, quæcúmque
vidit.
Beátus qui legit, et áudit verba prophetíæ huius: et servat ea, quæ in
ea scripta sunt: tempus enim prope est. Ioánnes septem ecclésiis, quæ
sunt in Asia. Grátia vobis, et pax ab eo qui est, et qui erat, et qui
ventúrus est: et a septem spirítibus, qui in conspéctu throni eius sunt:
et a Iesu Christo, qui est testis fidélis, primogénitus mortuórum, et
prínceps regum terræ, qui diléxit nos, et lavit nos a peccátis nostris
in sánguine suo.
In quel tempo: Dio rivelò le cose
che presto debbono accadere, inviando per mezzo del suo Angelo il
messaggio al suo servo Giovanni, il quale attesta che tutto quello che
vide è parola di Dio e testimonianza di Gesú Cristo. Beato chi legge e
ascolta le parole di questa profezia: e serba le cose che in essa sono
scritte, poiché il tempo è vicino. Giovanni alle sette Chiese che sono
nell’Asia. Grazia a voi e pace da parte di Colui che è, era e sta per
venire; e dei sette spiriti che sono dinanzi al suo trono, e di Gesú
Cristo che è il testimonio fedele, il primogenito tra i morti e il
principe dei re della terra, il quale ci amò e ci lavò dai nostri
peccati col proprio sangue.
GRADUALE Ps. 102, 20 e t 1 - Benedícite Dóminum, omnes Ángeli eius: poténtes virtúte, qui fácitis verbum eius. Bénedic, ánima mea, Dóminum, et ómnia interióra mea nomen sanctum eius.
Sal. 102, 20 e 1 - Benedite il Signore, voi tutti Ángeli suoi, gagliardi esecutori dei suoi ordini, pronti ad una sua parola. Benedici, ànima mia, il Signore, e tutto il mio intimo benedica il suo santo nome.
ALLELÚIA Allelúia, allelúia. Sancte Michaël Archángele, defénde nos in proélio: ut non pereámus in treméndo iudício. Allelúia.
Allelúia, allelúia. San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia, affinché non periamo nel tremendo giudizio. Allelúia.
EVANGÉLIUM Sequéntia S. Evangélii secundum Matthǽum, 18, 1-10
In illo témpore: Accessérunt
discípuli ad Iesum, dicéntes: Quis, putas, maior est in regno coelórum?
Et ádvocans Iesus párvulum, státuit eum in medio eórum, et dixit: Amen
dico vobis, nisi convérsi fuéritis, et efficiámini sicut párvuli, non
intrábitis in regnum coelórum. Quicúmque ergo humiliáverit se sicut
párvulus iste, hic est maior in regnum coelórum.
Et qui suscéperit unum párvulum talem in nómine meo, me súscipit. Qui
áutem scandalizáverit unum de pusíllis istis, qui in me credunt, éxpedit
ei, ut suspendátur mola asinária in collo eius, et demergátur in
profúndum maris. Væ mundo a scándalis. Necésse est enim ut véniant
scándala: verúntamen væ hómini illi, per quem scándalum venit. Si áutem
manus tua, vel pes tuus scandalízat te, abscíde eum, et próiice abs te:
bonum tibi est ad vitam íngredi débilem, vel claudum, quam duas manus,
vel duos pedes habéntem mitti in ignem ætérnum. Et si óculos tuus
scandalízat te, érue eum, et próice abs te: bonum tibi est cum uno óculo
in vitam intráre, quam duos óculos habéntem mitti in gehénnam ignis.
Vidéte ne contemnátis unum ex his pusíllis: dico enim vobis, quia Ángeli
eórum in coelis semper vident fáciem Patris mei, qui in coelis est.
In quel tempo: Si presentarono a
Gesú i discepoli e gli dissero: Chi ritieni tu il piú grande nel regno
dei cieli? E Gesú, chiamato a sé un fanciullo, lo pose in mezzo ad essi
e rispose: In verità vi dico che, se non vi convertirete e non diverrete
come fanciulli, non entrerete nel regno dei cieli. Quindi, chiunque si
farà piccolo come questo fanciullo, questi sarà il piú grande nel regno
dei cieli. E chiunque accoglierà nel nome mio un fanciullo come questo,
accoglie me stesso. Chi poi scandalizzerà uno di questi piccoli, che
credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una
màcina d’àsino e fosse immerso nel profondo del mare. Guai al mondo per
gli scandali. Poiché è inevitabile che vi siano scandali, ma guai
all’uomo per colpa del quale viene lo scandalo. Che se la tua mano e il
tuo piede ti è di scandalo, troncali e gettali via da te: è meglio per
te entrare nella vita monco o zoppo, che essere gettato nel fuoco eterno
con tutte e due le mani o i piedi. E se il tuo occhio ti è di scandalo,
lévatelo e géttalo via da te: è meglio per te entrare nella vita con un
solo occhio, che essere gettato nel fuoco della geenna con due occhi.
Guardatevi dal disprezzare qualcuno di questi piccoli: vi dico che i
loro Ángeli nei cieli vedono sempre il volto del Padre mio che è nei
cieli.
ANTÍPHONA AD OFFERTÓRIUM Ap. 8, 3 et 4 - Stetit Ángelus iuxta aram templi, habens thuríbulum áureum in manu sua, et data sunt ei incénsa multa: et ascéndit fumus arómatum in conspéctu Dei.
Apoc. 8, 3 e 4 - L’Angelo si fermò presso l’altare del tempio, tenendo un turíbulo d’oro in mano, e gli fu dato molto incenso: e il fumo degli aromi salí al cospetto di Dio.
SECRÉTA
Hóstias tibi, Dómine, laudis
offérimus, supplíciter deprecántes: ut eásdem, angélico pro nobis
interveniénte suffrágio, et placátus accípias, et ad salútem nostram
proveníre concédas. Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum, qui
tecum vívit et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sǽcula
sæculórum.
Ostie di lode
Ti offriamo, o Signore, pregandoTi supplichevoli: affinché, per
intercessione degli Ángeli, le accetti propizio e le renda proficue alla
nostra salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è
Dio, e vive regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i
sécoli dei sécoli.
COMMÚNIO Dan. 3, 58 - Benedícite, omnes Ángeli Dómini, Dóminum: hymnum dícite, et superexaltáte eum in sǽcula.
Dan. 3, 58 - Benedite il Signore, Ángeli tutti del Signore: cantate inni e superesaltatelo nei secoli.
POSTCOMMÚNIO Beáti Archángeli tui Michǽlis intercessione suffúlti: súpplices te, Dómine, deprecámur; ut, quod ore proséquimur, contingámus et mente. Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum vívit et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sǽcula sæculórum. M. - Amen.
Sostenuti dall’intercessione del tuo beato Michele Arcangelo: súpplici Ti preghiamo, o Signore, affinché di quanto abbiamo ricevuto con la bocca, conseguiamo l’effetto nell’anima. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli. M. Amen.
|
|
|
www.maranatha.it | |