22
AGOSTO
BEATA
VERGINE MARIA REGINA
Memoria
LETTURE:
Is 9,1-6;
Sal
112 (113); Lc 1,26-38
La
celebrazione di Maria Regina fu istituita da Pio XII nel 1955 per il 31
maggio; il rinnovamento liturgico voluto dal Concilio la pone a
complemento della solennità dell’Assunta, perché formano un unico
mistero. « L’immacolata Vergine..., finito il corso della sua vita
terrena, fu assunta alla celeste gloria col suo corpo e con la sua
anima, e dal Signore esaltata come Regina dell’universo, perché fosse
più pienamente conformata al Figlio suo, il Signore dei dominanti, il
vincitore del peccato e della morte » (LG 59). La regalità messianica
è lo stato a cui sono destinati tutti i cristiani. Maria per prima e più
di tutti realizza in sé la promessa di Gesù: « Per voi, che avete
perseverato con me nelle mie
prove, io preparo un regno, come il Padre l’ha preparato per me, perché
possiate mangiare e bere alla mia mensa nel mio regno, e siederete in
trono a giudicare le dodici tribù di Israele » (Lc
22,28.30).
Regina del mondo e della pace
Dalle «Omelie» di sant'Amedeo di Losanna, vescovo
(Om. 7; SC 72, 188. 190. 192. 200)
La santa Vergine Maria fu assunta in cielo. Ma il suo nome ammirabile rifulse su tutta la terra anche
indipendentemente da questo singolare evento, e la sua gloria immortale si irradiò in ogni luogo prima ancora che fosse esaltata sopra i cieli. Era conveniente, infatti, anche per
l'onore del suo Figlio, che la Vergine Madre regnasse dapprima in terra e così alla fine ricevesse la gloria nei cieli. Era giusto che la sua santità e la sua grandezza andassero crescendo quaggiù, passando di virtù in virtù e di splendore in splendore per opera dello Spirito Santo, fino a raggiungere il termine massimo al momento della sua entrata nella dimora superna. Perciò quando era qui con il corpo, pregustava le primizie del regno futuro, ora innalzandosi fino a Dio, ora scendendo verso i fratelli mediante
l'amore. Fu onorata dagli angeli e venerata dagli uomini. Le stava accanto Gabriele con gli angeli e le rendeva servizio, con gli apostoli, Giovanni, ben felice che a lui, vergine, fosse stata affidata presso la croce la Vergine Madre. Quelli erano lieti di vedere in lei la Regina, questi la Signora, e sia gli uni che gli altri la circondavano di pio e devoto affetto.
Abitava nel sublime palazzo della santità, godeva della massima abbondanza dei favori divini, e sul popolo credente e assetato faceva scendere la pioggia delle grazie, lei che nella ricchezza della grazia aveva superato tutte le creature.
Conferiva la salute fisica e la medicina spirituale, aveva il potere di risuscitare dalla morte i corpi e le anime. Chi mai si partì da lei o malato, o triste, o digiuno dei misteri celesti? Chi non ritornò a casa sua lieto e contento dopo
d'aver ottenuto dalla Madre del Signore, Maria, quello che voleva?
Maria era la sposa ricca di gioielli spirituali, la madre dell'unico Sposo, la fonte di ogni dolcezza, la delizia dei giardini spirituali e la sorgente della acque vive e vivificanti che discendono dal Libano divino, dal monte Sion fino ai popoli stranieri sparsi qua e là. Ella faceva scendere fiumi di pace e grazia. Perciò mentre la Vergine delle vergini
veniva assunta in cielo da Dio e dal Figlio suo, re dei re, tra l'esultanza degli angeli, il giubilo degli arcangeli e le acclamazioni festose del cielo, si compì la profezia del salmista che dice al Signore: «Sta la regina alla tua destra in veste tessuta
d'oro, in abiti trapunti e ricamati» (Sal 44, 10 volg.)
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MESSALE
Antifona
d'Ingresso
Sal 44,10
Alla tua destra è assisa la Regina
splendente di oro e di gemme.
Astitit Regína a dextris tuis in vestítu deauráto, circúmdata varietáte.
Colletta
O Padre, che ci hai dato come nostra madre e regina la Vergine Maria,
dalla quale nacque il Cristo, tuo Figlio, per sua intercessione donaci
la gloria promessa ai tuoi figli nel regno dei cieli. Per il nostro
Signore...
Deus, qui Fílii tui Genetrícem nostram constituísti Matrem atque Regínam,
concéde propítius, ut, ipsíus intercessióne suffúlti, tuórum in regno
cælésti consequámur glóriam filiórum. Per Dóminum.
LITURGIA
DELLA PAROLA
Prima
Lettura Is 9,1-6
Ci
è stato dato un figlio
Dal
libro
del profeta Isaia
Il popolo che
camminava nelle tenebre
ha visto una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa
una luce rifulse.Hai moltiplicato la gioia,
hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te
come si gioisce quando si miete
e come si esulta quando si divide la preda.
Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva,
la sbarra sulle sue spalle,
e il bastone del suo aguzzino,
come nel giorno di Màdian.
Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando
e ogni mantello intriso di sangue
saranno bruciati, dati in pasto al fuoco.
Perché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il potere
e il suo nome sarà:
Consigliere mirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace.
Grande sarà il suo potere
e la pace non avrà fine
sul trono di Davide e sul suo regno,
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia, ora e per sempre.
Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.
Salmo
Responsoriale
112 (113)
Sia benedetto il
nome del Signore, da ora e per sempre.
Lodate, servi
del Signore,
lodate il nome del Signore.
Sia benedetto il nome del Signore,
da ora e per sempre.
Dal sorgere del sole al suo tramonto
sia lodato il nome del Signore.
Su tutte le genti eccelso è il Signore,
più alta dei cieli è la sua gloria.
Chi è come il Signore, nostro Dio,
che siede nell’alto
e si china a guardare
sui cieli e sulla terra?
Solleva dalla polvere il debole,
dall’immondizia rialza il povero,
per farlo sedere tra i prìncipi,
tra i prìncipi del suo popolo.
Canto
al Vangelo
Cfr Lc 1,28-42
Alleluia,
alleluia.
Rallégrati,
piena di grazia: il Signore è con te,
benedetta tu fra le donne.
Alleluia.
Vangelo
Lc 1,
26-38
Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.
Dal
vangelo secondo Luca
In quel tempo,
l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata
Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide,
di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse:
«Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un
saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai
trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla
luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio
dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e
regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco
uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la
potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che
nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta,
tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e
questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è
impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo
la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.
Sulle
Offerte
Accogli, o Padre, i doni che ti offriamo nel gioioso ricordo della Vergine Madre ed esaudisci la nostra preghiera; ci aiuti e ci soccorra il Cristo, uomo Dio, che si offrì per noi Agnello senza macchia sulla croce. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Memóriam recoléntes beátæ Vírginis Maríæ, tibi, Dómine, múnera nostra
offérimus, deprecántes, ut eius nobis succúrrat humánitas, qui tibi
oblatiónem seípsum in cruce óbtulit immaculátam. Qui vivit et regnat in
sæcula sæculórum.
Prefazio
della Beata Vergine Maria I
La
maternità della beata Vergine Maria.
E'
veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere
grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo,
nella solennità della beata sempre Vergine Maria.
Per opera dello Spirito Santo,
ha concepito il tuo unico Figlio;
e sempre intatta nella sua gloria verginale,
ha irradiato sul mondo la luce eterna,
Gesù Cristo nostro Signore.
Per mezzo di lui si allietano gli angeli
e nell'eternità adorano la gloria del tuo volto.
Al loro canto concedi, o Signore,
che si uniscano le nostre umili voci nell'inno della lode:
Santo,
Santo, Santo ...
Vere dignum et iustum est, æquum et salutáre, nos tibi semper et ubíque
grátias ágere: Dómine, sancte Pater, omnípotens ætérne Deus: Et te in
... beátæ Maríæ semper Vírginis collaudáre, benedícere et prædicáre. Quæ
et Unigénitum tuum Sancti Spíritus obumbratióne concépit, et,
virginitátis glória permanénte, lumen ætérnum mundo effúdit, Iesum
Christum Dóminum nostrum.
Per quem maiestátem tuam laudant Angeli, adórant Dominatiónes, tremunt
Potestátes. Cæli cælorúmque Virtútes, ac beáta Séraphim, sócia
exsultatióne concélebrant. Cum quibus et nostras voces ut admítti iúbeas,
deprecámur, súpplici confessióne dicéntes:
Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus Deus Sábaoth.
Antifona alla Comunione
Lc 1,45
Beata sei tu, Vergine Maria, perché hai creduto
al compimento delle parole del Signore.
Beáta es, quæ credidísti, quóniam perficiéntur ea, quæ dicta sunt tibi a
Dómino.
Dopo la Comunione
Signore nostro Dio, che ci hai nutriti alla tua mensa nel ricordo della
beata Vergine Maria, nostra madre e regina, concedi anche a noi di
partecipare all'eterno convito, che ci hai fatto pregustare in questo
sacramento. Per Cristo nostro Signore.
Sumptis, Dómine, sacraméntis cæléstibus, te súpplices deprecámur, ut,
qui beátæ Vírginis Maríæ memóriam venerándo recólimus, ætérni convívii
mereámur esse partícipes. Per Christum.
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